Sorrento - «Stiamo conducendo una campagna elettorale sobria ma incisiva, che trova la sua massima espressione in una proposta di governo cittadino valida e credibile, che tiene compiutamente conto di esigenze di bilancio e, soprattutto, delle competenze di un ente comunale». Luigi Di Prisco, candidato sindaco del movimento civico «Sorrento di tutti», è da più parti considerato l’outsider di Sorrento. «Sotto certi aspetti – sottolinea - stiamo conducendo un’azione eroica. In un periodo di recessione economica, dove il diritto al lavoro resta una chimera per molti, stiamo ottimizzando le risorse umane a disposizione per condurre una propaganda elettorale misurata, senza grossi eccessi». Come? «Autotassandoci di poche centinaia di euro per coprire le spese dei manifesti, che affiggiamo personalmente – spiega -. Abbiamo un candidato grafico, scriviamo di nostro pugno i comunicati e abbiamo stabilito il quartier generale in un locale commerciale messo a disposizione da un sostenitore. Non abbiamo e non vogliamo grossi ”papaveri” alle spalle che mettono mano al portafogli: lo consideriamo uno spreco». «Sorrento di tutti» nasce nell’agosto 2009 da un gruppo di giovani e anziani, provenienti dal mondo delle associazioni cattoliche, culturali e ricreative. «Essere considerati outsider è già una vittoria – precisa Di Prisco -. Ma vogliamo di più: penetrare nel tessuto della città, proporre il nostro programma, che abbiamo elaborato per quattro mesi e presentato per primi. A dispetto di chi ci considera dilettanti allo sbaraglio, noi abbiamo trovato aggregazione sui progetti, non sulle persone e i loro interessi personali. Nel nostro programma parliamo di trasparenza della macchina amministrativa, di qualità della vita, di lavoro e attività produttive, di assessorato alle periferie, di politiche per l’ambiente, di solidarietà, di mobilità e decoro urbano, di allungare la stagionalità turistica, di nuove opportunità a giovani e anziani. Una cosa da fare subito? Info point al porto e alla stazione, riparare strade e marciapiedi e puntare a nuove opportunità di impiego sviluppando le fonti di energia sostenibili. Molti dei nostri attuali amministratori, non sanno manco cosa sono…». (Giuseppe Damiano il Mattino)
lunedì 15 marzo 2010
La campagna elettorale "fai da te" di Di Prisco
Sorrento - «Stiamo conducendo una campagna elettorale sobria ma incisiva, che trova la sua massima espressione in una proposta di governo cittadino valida e credibile, che tiene compiutamente conto di esigenze di bilancio e, soprattutto, delle competenze di un ente comunale». Luigi Di Prisco, candidato sindaco del movimento civico «Sorrento di tutti», è da più parti considerato l’outsider di Sorrento. «Sotto certi aspetti – sottolinea - stiamo conducendo un’azione eroica. In un periodo di recessione economica, dove il diritto al lavoro resta una chimera per molti, stiamo ottimizzando le risorse umane a disposizione per condurre una propaganda elettorale misurata, senza grossi eccessi». Come? «Autotassandoci di poche centinaia di euro per coprire le spese dei manifesti, che affiggiamo personalmente – spiega -. Abbiamo un candidato grafico, scriviamo di nostro pugno i comunicati e abbiamo stabilito il quartier generale in un locale commerciale messo a disposizione da un sostenitore. Non abbiamo e non vogliamo grossi ”papaveri” alle spalle che mettono mano al portafogli: lo consideriamo uno spreco». «Sorrento di tutti» nasce nell’agosto 2009 da un gruppo di giovani e anziani, provenienti dal mondo delle associazioni cattoliche, culturali e ricreative. «Essere considerati outsider è già una vittoria – precisa Di Prisco -. Ma vogliamo di più: penetrare nel tessuto della città, proporre il nostro programma, che abbiamo elaborato per quattro mesi e presentato per primi. A dispetto di chi ci considera dilettanti allo sbaraglio, noi abbiamo trovato aggregazione sui progetti, non sulle persone e i loro interessi personali. Nel nostro programma parliamo di trasparenza della macchina amministrativa, di qualità della vita, di lavoro e attività produttive, di assessorato alle periferie, di politiche per l’ambiente, di solidarietà, di mobilità e decoro urbano, di allungare la stagionalità turistica, di nuove opportunità a giovani e anziani. Una cosa da fare subito? Info point al porto e alla stazione, riparare strade e marciapiedi e puntare a nuove opportunità di impiego sviluppando le fonti di energia sostenibili. Molti dei nostri attuali amministratori, non sanno manco cosa sono…». (Giuseppe Damiano il Mattino)
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