Erano stati accusati di truffa per l'acquisto dell'isolotto Sorrento - Gli albergatori sorrentini Giovanni Russo e Francesco Savarese sono stati assolti dalla Corte di appello di Salerno perché «il fatto non sussiste» per la vicenda giudiziaria legata all’acquisto degli isolotti Li Galli. In primo grado Giovanni Russo e Francesco Savarese, amministratori della società «Li Galli di Giovanni Russo & C snc» erano stati ritenuti colpevoli di truffa e violazione della legge sui beni culturali (il sito è sottoposto a vincolo archeologico) e condannati dal Tribunale di Salerno alla pena di otto mesi di reclusione e al pagamento di mille euro di multa, oltre al risarcimento nei confronti della Regione Campania di 200mila euro. La sentenza di primo grado aveva previsto la sospensione subordinata della pena al pagamento del risarcimento nei confronti della Regione, indicata dallo Stato quale ente che avrebbe dovuto esercitare il diritto di prelazione nell'acquisto dell'isola. Nella vicenda si erano costituite parti civili anche il Comune di Positano e l’associazione Legambiente. La sentenza della Corte di appello di Salerno ha confermato la tesi difensiva di Giovanni Russo, proprietario dell’Hilton Sorrento Palace, assistito dagli avvocati Bruno Von Arx e Guglielmo Scarlato, e di Francesco Savarese, titolare dell’hotel Antiche Mura, assistito dall’avvocato Francesco Saverio Esposito: nell’acquisto degli isolotti del golfo di Salerno dalla società di Rudolf Nureyev erano state rispettate le norme legislative. Sugli isolotti, che si specchiano nel golfo di Salerno, Giovanni Russo ospita i più importanti personaggi del jet-set che transitano tra Capri e le due Costiere. Francesco Savarese, invece, sei anni fa ha ceduto le quote della società proprietaria degli isolotti Li Galli a Giovanni Russo, con il quale aveva coronato il sogno, insieme ad un altro amico sorrentino, di acquistare il fascinoso eremo articolato in tre isolotti: il Gallo lungo, La Rotonda e il Castelletto. (a.s. il Mattino)
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