Il nuovo progetto «Terre d’aMare»: Pozzuoli è fuori, una sola corsa Napoli-Amalfi, linea Salerno-Palinuro
Fonte: Fabrizio Geremicca da il Corriere del Mezzogiorno
Parte oggi il Metrò del Mare, ma in versione Terre d’aMare, opera del più ricco (rispetto ai Trasporti) assessorato regionale al Turismo. Una edizione dimagrita ed accorciata. Dimagrita, perché le tratte saranno coperte fino al 15 settembre. In passato le linee restavano in vigore fino ai primi giorni di ottobre. Accorciata, perché i tragitti sono meno lunghi. Nel 2010 erano, infatti: Pozzuoli Sorrento (attraverso Napoli Mergellina e Beverello, Portici, Ercolano, Torre del Greco, Torre Annunziata, Castellammare, Vico Equense, Sorrento); Napoli-Sapri (si faceva scalo a Capri, Positano, Amalfi, Salerno, Agropoli, San Marco, Acciaroli, Casalvelino, Palinuro, Camerota); Sorrento -Salerno tappe intermedie Positano, Amalfi e Minori). Un anno più tardi, il servizio prevede l’attivazione di tre linee. La prima da Salerno a Palinuro, con scali ad Agropoli, San Marco di Castellabate, Acciaroli, Casalvelino e Palinuro. Partenze solo il sabato e domenica. Seconda tratta da Salerno ad Amalfi, con scali a San Marco di Castellabate, Agropoli, Positano, Amalfi. La linea effettua dal lunedì al venerdì. Infine, la tratta Sapri-Napoli, con gli aliscafi che transitano per Palinuro, Casalvelino, Acciaroli, San Marco, Capri, Napoli Beverello.
Partenze giornaliere. In aggiunta, la società Metrò del Mare è stata autorizzata in extremis dalla Regione a coprire la vecchia tratta Napoli-Positano Amalfi-Salerno e ritorno. Purtroppo per i turisti, con una sola corsa invece delle tradizionali due. Partenza dal Beverello alle 9.45 e da Salerno alle 17.50. La nuova disciplina, ideata e progettata dall’assessore al Turismo della Regione, Giuseppe De Mita in collaborazione con l’assessore ai Trasporti Sergio Vetrella, provoca commenti tutt’altro che positivi da parte di Ennio Cascetta, l’ingegnere che, quando era in giunta regionale, varò appunto il Metrò del Mare, creatura sua. «Il servizio completamente snaturato — dice —. In particolare viene meno l’opportunità di raggiungere meglio, con maggiore frequenza, la costiera amalfitana partendo da Napoli. Un controsenso, se l’ottica è, come dovrebbe, quella di favorire gli spostamenti via mare per limitare il ricorso all’auto, che inquina e congestiona la viabilità» . Incalza: «Si giustificano i tagli alla linea con esigenze di bilancio, con la riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato alle Regioni. Però io osservo che ci sono altre Regioni, per esempio l’Emilia, che in presenza di identici tagli non hanno soppresso un chilometro di trasporto pubblico. Evidentemente hanno ritenuto di poter risparmiare altrove piuttosto che su una voce prioritaria in bilancio. La Campania ha operato una scelta diversa. Tra l’altro, rispetto ai tagli annunciati le riduzioni governative sono state più contenute. I veri tagli scatteranno il prossimo anno e, se queste sono le premesse, temo che la giunta regionale colpirà ancora più duramente il servizio pubblico di trasporto». Vetrella, assessore in carica ai Trasporti e collega di Cascetta — anch’egli ingegnere e docente universitario— è di tutt’altra opinione. Dice: «La nuova programmazione del Metrò del Mare conferma quanto avevo già affermato riguardo alla possibilità di risparmiare i 4.5 milioni l’anno che la vecchia giunta aveva destinato a questi servizi. Risparmi che saranno recuperati per potenziamento dei collegamenti minimi, quelli necessari garantire la continuità territoriale e la mobilità di pendolari, lavoratori e studenti» . E nel Cilento intanto scatta anche la tassa di soggiorno per i turisti, un euro per ciascuna stella dell’albergo in cui si dorme.
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