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“La selezione dei lavoratori – chiarisce l’Assessorato - viene effettuata direttamente dalle aziende interessate, mentre nella precedente programmazione era previsto che fosse la Regione ad indirizzare i lavoratori. Questi ultimi devono soltanto iscriversi, ove in possesso dei requisiti di legge per l’esercizio dell’attività di operatore socio-sanitario, in una “long list” tenuta dall’Arlas (Agenzia Regionale per il Lavoro e l’Istruzione). Nel caso un’azienda faccia richiesta di indicazione di soggetti in possesso dei requisiti in questione, è stato stabilito, con espressa disposizione dell’assessore al Lavoro e alla Formazione Professionale, che l’Arlas invii l’elenco degli stessi, individuandoli con i seguenti requisiti di carattere oggettivo e predeterminato: anzianità di iscrizione presso il competente Centro per l’Impiego; anzianità anagrafica; possesso di eventuali ulteriori titoli professionali nella materia rilasciati da Enti pubblici. “La scelta di avviare in questo settore dei tirocini professionalizzanti è stata adottata dall’Assessorato al Lavoro e alla Formazione in risposta a precise esigenze di programmazione del mercato del lavoro campano. Infatti, come risulta anche dal Piano di Stabilizzazione sanitaria approvato dal Governo nazionale, il comparto della sanità in Campania sarà interessato nei prossimi anni da un cospicuo turn-over che si concentrerà soprattutto nell’ambito del personale para-sanitario. Del resto, già allo stato molte amministrazioni sanitarie pubbliche regionali sono costrette a ricorrere, per effetto del blocco dei concorsi, a contratti di somministrazione con agenzie per il lavoro e ad appalti di servizi proprio per far fronte a tali esigenze, con oneri maggiori rispetto a quelli del semplice costo del personale. “Tutto ciò – conclude l’Assessorato - induce a ritenere che il percorso avviato, costruito sull’eliminazione delle spese non strategiche e sull’ imparzialità, risponda in pieno all’obiettivo di rilancio delle politiche del lavoro in Campania voluto dal nuovo governo regionale e rappresenta un ulteriore esempio di buona e corretta amministrazione, lontano sideralmente da progetti meramente assistenziali.”
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