martedì 9 dicembre 2025

L'ospedale di Vico Equense come banco di prova della "Sanità Territoriale" di Fico

Vico Equense - La giornata di oggi segna un punto di svolta per la politica campana: Roberto Fico è stato ufficialmente proclamato Presidente della Regione Campania. La notizia che ha subito catalizzato l'attenzione mediatica e politica è la sua scelta, in controtendenza rispetto al passato, di mantenere per sé la cruciale delega alla Sanità. Una mossa che il neo-governatore ha giustificato con la necessità di "investire sui territori" e di imprimere una svolta etica alla gestione della salute pubblica regionale. Questa decisione si intreccia immediatamente con le criticità storiche del sistema sanitario campano, e in particolare con la situazione dell'ospedale di Vico Equense, da anni al centro di polemiche locali a causa della ormai cronica assenza di un pronto soccorso. Mantenendo l'interim della sanità, Fico ha inviato un messaggio chiaro: la salute dei cittadini non sarà un settore delegato a un semplice assessore, ma una priorità gestita direttamente dal vertice dell'esecutivo regionale. L'ex Presidente della Camera ha dichiarato l'intenzione di puntare sulla medicina di prossimità e sul potenziamento delle strutture locali per evitare l'afflusso massiccio nei grandi ospedali napoletani, spesso sovraffollati. È qui che il caso di Vico Equense assume una rilevanza simbolica. La chiusura del pronto soccorso, avvenuta anni fa, è stata vissuta dalla comunità locale come un depauperamento dei servizi essenziali, generando disagi significativi per i residenti e i turisti della Costiera Sorrentina.


Le amministrazioni locali hanno più volte chiesto un ripensamento, sottolineando le specificità del territorio, a forte vocazione turistica, che richiede un'assistenza sanitaria efficiente e immediata. La riflessione politica si polarizza su due fronti: I sostenitori del nuovo corso vedono nella delega a Fico l'opportunità di una reale inversione di rotta. L'annunciato "investimento sui territori" potrebbe tradursi in un piano per ripristinare o, in alternativa, creare un punto di primo intervento efficiente e operativo a Vico Equense, magari nell'ambito delle future "Case di Comunità" previste dal PNRR. Dall'altro lato, le voci più scettiche ricordano le difficoltà economiche pregresse della sanità campana e le logiche di piano che hanno portato a quelle chiusure. Temono che le buone intenzioni del Presidente possano scontrarsi con la dura realtà dei bilanci regionali e delle normative nazionali, lasciando l'ospedale di Vico Equense in uno stato di sostanziale immobilità. Il futuro dell'ospedale di Vico Equense sarà, dunque, uno dei primi e più visibili banchi di prova per la giunta Fico. La sua gestione diretta della sanità sarà giudicata non solo dagli annunci, ma dai fatti concreti, a partire dalla capacità di dare risposte a territori periferici che reclamano da tempo il diritto a un'assistenza sanitaria dignitosa ed efficiente. La partita è aperta, e i riflettori sono puntati sull'implementazione delle prime misure.

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