Vico Equense - La mobilitazione dei cittadini di Vico Equense non si ferma. Anche domenica prossima, un nuovo sit-in davanti all'ospedale "De Luca e Rossano" ribadirà la richiesta, ormai annosa, di riaprire il Pronto Soccorso, chiuso da circa cinque anni. La protesta riflette un disagio profondo e la sensazione che, nonostante la recente legge regionale che ha riconosciuto Vico Equense come "zona disagiata", le risposte concrete tardino ad arrivare. L'elezione di Roberto Fico a nuovo Presidente della Regione Campania, avvenuta a fine novembre 2025, apre scenari politici inediti e alimenta speranze, ma anche interrogativi, sul futuro della sanità locale. Cosa cambia, concretamente, per l'ospedale di Vico Equense e per l'intera rete sanitaria della Penisola Sorrentina? Durante la campagna elettorale, Roberto Fico ha posto la salute pubblica come uno dei pilastri fondamentali del suo programma, promettendo "nuovi metodi e un approccio a basso profilo". La sua strategia si concentra sul rafforzamento della medicina territoriale e sullo sviluppo della telemedicina. Il neopresidente ha sottolineato l'importanza di investire nelle "Case della Comunità" (Community Houses) e negli "Ospedali di Comunità" (Community Hospitals), strutture pensate per offrire servizi ambulatoriali e infermieristici di prossimità, riducendo la pressione sui grandi ospedali e garantendo una gestione più capillare dei pazienti, soprattutto quelli cronici.
Tuttavia, le proteste a Vico Equense vertono sulla mancanza di un Pronto Soccorso pienamente operativo. I residenti chiedono un servizio di emergenza-urgenza efficiente, lamentando che l'attuale organizzazione costringe a lunghi e disagevoli trasferimenti verso gli ospedali di Sorrento o Castellammare di Stabia, spesso già in condizioni critiche per il sovraccarico di pazienti. Il comitato cittadino e i rappresentanti politici locali di minoranza continueranno a battere i pugni sul tavolo della nuova amministrazione regionale. La sfida per Fico sarà quella di rispondere a queste richieste specifiche, integrando la sua visione di sanità territoriale con l'urgenza di servizi ospedalieri essenziali, soprattutto in un'area densamente popolata e turistica. L'elezione di Fico segna una rottura con la precedente gestione di Vincenzo De Luca. Mentre l'amministrazione precedente aveva riconosciuto l'area come "svantaggiata", escludendo però inspiegabilmente l'ospedale di Sorrento dalle agevolazioni, la nuova giunta potrebbe rivedere l'assegnazione delle risorse e le priorità strategiche. La promessa di Fico di ridurre le liste d'attesa, completare le strutture territoriali e rafforzare il personale sanitario dovrà ora tradursi in atti concreti. La sua vittoria, sostenuta da un'ampia coalizione di centro-sinistra e dal Movimento 5 Stelle, crea un nuovo assetto di potere che potrebbe sbloccare situazioni rimaste in stallo per anni. In conclusione, l'arrivo di Roberto Fico alla guida della Regione non è una panacea immediata, ma rappresenta un potenziale punto di svolta. La sanità a Vico Equense sarà un banco di prova cruciale per la sua amministrazione, chiamata a dimostrare che la retorica sulla "medicina di prossimità" può coesistere con la garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e con la sicurezza dei cittadini nelle situazioni di emergenza. La protesta di domenica prossima è lì a ricordarglielo.

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