Sant’Agnello - Mentre il calendario segna giorni di festa e riposo, c’è chi non può permettersi il lusso di una pausa: i malati oncologici. La denuncia, durissima e senza appello, arriva da Rosario Lotito (foto), Presidente del Comitato per la Tutela della Salute Pubblica della Penisola Sorrentina, e accende i riflettori su un grave disservizio presso l'ASL di Sant’Agnello. Il caso limite riguarda un paziente che, dall'inizio di dicembre, attende la somministrazione di un farmaco chemioterapico salvavita. Sono trascorsi più di venti giorni. Un tempo infinito per chi combatte contro una patologia grave, un ritardo che non è solo una mancanza organizzativa, ma un rischio clinico concreto. "Chi affronta cure chemioterapiche sa bene che i tempi devono essere rigorosamente rispettati", spiega Lotito. "Ogni ritardo può compromettere l’efficacia della terapia e mettere seriamente a rischio la vita del paziente. È inaccettabile sentirsi dire che 'il farmaco non c'è' o 'non è ancora arrivato' quando si parla di vite umane". Al centro della protesta non c’è solo la carenza di un medicinale, ma la violazione sistematica dell’Articolo 32 della Costituzione, che sancisce la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività. Il Comitato sottolinea come la burocrazia e le carenze logistiche stiano prevalendo sulla dignità e sulla sicurezza dei cittadini. La sanità pubblica ha il dovere di garantire continuità assistenziale. Il caso sollevato dal Presidente Lotito non è solo una segnalazione isolata, ma il grido di una comunità che chiede risposte certe. Non si tratta di procedure burocratiche, ma di sofferenza reale.

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