martedì 30 dicembre 2025

Castellammare, terremoto in Consiglio: Sandro Ruotolo si dimette dopo il sì al bilancio

Castellammare di Stabia - La politica stabiese vive ore di profonda tensione. L'europarlamentare e capolista del PD, Sandro Ruotolo, ha rassegnato le proprie dimissioni da consigliere comunale il 30 dicembre 2025, subito dopo l’approvazione del bilancio di previsione. Una decisione che arriva al culmine di settimane di scontro aperto con l’amministrazione guidata dal sindaco Luigi Vicinanza. Ruotolo ha motivato il suo voto favorevole al bilancio come un estremo atto di "senso di responsabilità" verso la città, per evitare il blocco dei servizi essenziali. Tuttavia, la sua permanenza in aula è finita qui: "Continuare a sedere in quest’Aula non aggiungerebbe nulla a un impegno che per me resta inderogabile", ha dichiarato, definendo l'amministrazione non all'altezza della sfida contro la criminalità organizzata. Il cuore della polemica riguarda la tenuta democratica del Comune. Ruotolo ha denunciato un "voto inquinato" e la presenza di pericolosi collegamenti tra alcuni esponenti del Consiglio e i clan locali, emersi anche attraverso intercettazioni telefoniche e rapporti di parentela. L'accusa principale è rivolta al sistema del "civismo". Secondo Ruotolo, la camorra prospera dove la politica è debole, trovando terreno fertile nel proliferare di liste civiche "dell'ultimo minuto". Il lavoro di analisi condotto con l’Università Federico II ha evidenziato criticità significative proprio nei quartieri a più alto rischio criminale.

 

Il sindaco Luigi Vicinanza ha incassato l'approvazione del bilancio con 15 voti favorevoli, cercando di placare la tempesta politica che minaccia la giunta. Vicinanza ha risposto alle critiche sostenendo che le sue eventuali dimissioni rappresenterebbero una vittoria per i clan e ha ribadito il suo ruolo di "argine alla camorra", nonostante la crescente attenzione della Prefettura e della magistratura sull'azione amministrativa. Mentre l'opposizione, guidata da Forza Italia, chiede un confronto urgente e l'intervento del Prefetto per valutare l'invio di una Commissione di accesso, la città resta sospesa tra la voglia di rinascita — testimoniata dal ritorno alla balneabilità dell'arenile — e il timore di un nuovo scioglimento per infiltrazioni camorristiche, dopo quello già vissuto nel recente passato. Le dimissioni di Ruotolo non mettono fine alla sua battaglia: "La lotta alla camorra non ammette ambiguità. Continuerò dentro e fuori le istituzioni".

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