lunedì 29 dicembre 2025

Vico Equense, sanità e politica: il "presidio degli sconfitti" e la verità sul pronto soccorso

Vico Equense - Il panorama politico di Vico Equense, all’indomani delle elezioni regionali della Campania del 2025, si tinge di toni polemici. Al centro del dibattito resta la cronica chiusura del Pronto Soccorso dell’ospedale “De Luca e Rossano”, ma a finire sotto la lente d’ingrandimento di Massimo Di Biase, coordinatore di Sinistra Italiana e responsabile AVS Vico Equense, è quella che definisce - in una nota - «la parata dei perdenti» nelle domeniche di protesta davanti al presidio ospedaliero. Di Biase punta il dito contro l’amministrazione comunale, rea di aver cambiato atteggiamento solo dopo l’esito delle urne. «Solo due mesi fa il Sindaco scagliava critiche contro AVS, accusandoci di fare passerella elettorale», spiega il coordinatore. «Oggi, dopo la cocente sconfitta del centrodestra e la mancata rielezione del consigliere regionale uscente Gennaro Cinque, il primo cittadino si presenta a sorpresa ai presidi domenicali». Secondo Di Biase, questa presenza, insieme a quella di esponenti di liste che non hanno superato lo sbarramento come Campania Popolare, rappresenterebbe solo un tentativo di recuperare visibilità politica. Contrariamente alle narrazioni di alcune associazioni locali, Sinistra Italiana invita a guardare ai dati della Fondazione Gimbe: mancano 4.500 medici di emergenza in tutta Italia. «Non facciamo populismo», incalza Di Biase. «La legge sulla zona disagiata approvata a luglio non ha prodotto effetti perché mancano le risorse umane. Dire che i medici ci sono, come fa qualcuno, è falso».

 

Dalle interlocuzioni con la dirigenza dell’Asl Na 3 Sud, emergono però degli spiragli. Sono attualmente in corso corsi di formazione regionale per medici e infermieri che dovrebbero terminare entro il primo semestre del 2026. «Siamo cauti», avverte però Di Biase. «Il Direttore Generale Giuseppe Russo è stato generico su Vico, parlando con più certezza della riapertura di Boscotrecase. Non vorremmo che il De Luca e Rossano venisse nuovamente scavalcato». Per Di Biase, la protesta urlata della domenica ha esaurito la sua funzione. La proposta di AVS è la costituzione di un comitato tecnico-scientifico composto da elementi competenti: «Dobbiamo smettere di agire sull'onda emotiva. Serve un organo che studi le vicende sanitarie degli ultimi 25 anni e prepari una strategia seria per quando il personale sarà finalmente disponibile. Solo con una visione completa e credibile potremo ottenere decisioni efficaci e la riapertura reale del servizio».

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