Vico Equense - "Non è solo una festa. È un ritorno. È la piazza che torna ad essere casa, è Vico Equense che sceglie di chiudere l’anno insieme, con calore, energia e orgoglio. Segnate la data, invitate tutti, scendete in piazza. Il nuovo anno comincia insieme" commenta il sindaco Giuseppe Aiello. Il Capodanno non è solo un countdown. Per una città a vocazione turistica e culturale come Vico Equense, la notte di San Silvestro rappresenta il manifesto della propria energia, la sintesi di una visione. È il biglietto da visita con cui ci si presenta al nuovo anno e ai visitatori. Eppure, osservando le dinamiche delle ultime celebrazioni, la sensazione è che si faccia fatica a uscire da un solco già tracciato, preferendo la sicurezza dell’usato garantito al brivido dell’innovazione. Rivedere ogni anno le stesse formule e gli stessi protagonisti genera un paradosso: la piazza si riempie, certo, ma l’entusiasmo lascia spazio a un senso di déjà-vu. Quando l'intrattenimento diventa una routine amministrativa più che un’esplosione creativa, la città smette di raccontarsi e inizia semplicemente a ripetersi. Vico Equense non può essere solo la "cornice" di un evento fotocopia; deve esserne il motore. Cosa manca, dunque? Manca il coraggio di ascoltare di più il territorio e le sue potenzialità inespresse. Meritare di "sorprendere" significa non limitarsi a un unico genere o a nomi locali ricorrenti, ma aprirsi a contaminazioni (teatro di strada, light art, performance site-specific). Coinvolgere le realtà creative e giovanili del territorio non come riempitivi, ma come consulenti di una nuova estetica cittadina. Trasformare l'evento da "festa di piazza" a "festival urbano" che valorizzi angoli meno sfruttati della città. Vico Equense ha tutte le carte in regola per essere un laboratorio di creatività. Per farlo, però, è necessario che chi programma la cultura abbia l'ambizione di rischiare. Perché una città che non sorprende più è una città che, lentamente, smette di sognare in grande. Il prossimo Capodanno è già, idealmente, domani. Speriamo che porti con sé meno repliche e più prime visioni.

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