lunedì 8 dicembre 2025

Villa Romana del Pezzolo: la bellezza che muore tra incuria e silenzi

Vico Equense - Alla marina di Aequa si consuma il lento e inesorabile dramma della Villa Romana del Pezzolo. Quello che un tempo era un magnifico esempio di villa marittima patrizia, affacciata sul Golfo di Napoli, è oggi poco più di un rudere che lotta quotidianamente contro l'erosione, il tempo e, ancor più grave, l'indifferenza delle istituzioni locali. Il sito archeologico non è solo un tesoro storico, ma il simbolo tangibile di un'amministrazione comunale che non riesce a tradurre le "promesse di valorizzazione" in azioni concrete. Il problema non è solo l'incuria naturale, ma l'inerzia amministrativa. Nel corso degli anni, sono state emesse ordinanze e promesse di interventi di messa in sicurezza. Documenti su carta che sono rimasti lettera morta, spesso ostacolati da cavilli burocratici, dispute sulla proprietà delle aree e, soprattutto, dalla cronica mancanza di fondi destinati alla tutela del patrimonio minore. La riflessione sull'argomento porta inevitabilmente a un'analisi amara della gestione politica del patrimonio culturale in Italia e, in particolare, in Campania. La Villa del Pezzolo rappresenta una delle tante "bellezze dimenticate" che non rientrano nei circuiti turistici principali (Pompei, Ercolano, la Costiera Amalfitana) e per le quali l'attenzione mediatica e politica è minima. Si assiste a un paradosso: da un lato, si promuove il territorio di Vico Equense come eccellenza turistica e gastronomica; dall'altro, si lasciano crollare le radici storiche e archeologiche su cui poggia l'identità stessa del luogo. La politica locale sembra muoversi solo in occasione di crolli eclatanti, quando l'indignazione pubblica sale, salvo poi ritornare nel silenzio non appena i riflettori si spengono.

 

La mancanza di un piano di conservazione efficace e di una reale volontà di valorizzazione dimostra una grave negligenza verso un bene di inestimabile valore. Gli ultimi smottamenti e crolli, avvenuti nell'autunno del 2024, hanno riacceso i riflettori sulla tragedia. Non è più tempo di ordinanze dimenticate o di promesse elettorali. La Villa del Pezzolo è un monito: la bellezza, quando trascurata, scompare. E con essa, un pezzo della nostra storia collettiva che la politica locale, a oggi, sembra disposta a sacrificare sull'altare dell'inerzia.

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