Vico Equense - Il pregevole frutto del Monte Faito si avvia verso un importante traguardo: il marchio Indicazione Geografica Protetta (IGP). L'iniziativa, volta a valorizzare la produzione locale e a tutelare l'identità di un prodotto d'eccellenza, ha compiuto un passo decisivo con l'approvazione del disciplinare di produzione. “Adesso che il dossier è finalmente pronto, verrà consegnato agli esperti della Regione Campania e poi alla Commissione Europea per il riconoscimento finale” il commento del Sindaco di Pimonte Francesco Somma. Il progetto rappresenta un'importante sinergia territoriale e vede coinvolti attivamente sei Comuni dell'area. Pimonte, Castellammare di Stabia, Vico Equense, Gragnano, Lettere, Casola di Napoli. Oltre alle amministrazioni comunali, partecipano al tavolo di lavoro la Fondazione e il Parco dei Monti Lattari, enti fondamentali per la tutela ambientale e la promozione del patrimonio naturalistico, e il GAL Terra Protetta (Gruppo di Azione Locale). L'approvazione del disciplinare è il primo, fondamentale passo formale. Questo documento definisce le norme rigorose che i produttori dovranno rispettare per poter utilizzare il marchio IGP: dalle specifiche varietali alle tecniche di coltivazione, dalla raccolta alle fasi di conservazione e commercializzazione. L'obiettivo è garantire la qualità, la tracciabilità e l'origine geografica del prodotto, proteggendolo da imitazioni e contraffazioni. Il riconoscimento IGP non solo certifica la qualità superiore della castagna del Faito, ma rappresenta anche un potente motore di sviluppo economico e turistico per l'intera area dei Monti Lattari. La valorizzazione del prodotto tipico incentiverà l'agricoltura locale, promuoverà il turismo enogastronomico e rafforzerà il legame tra la comunità e il suo territorio. La strada verso il marchio finale, che richiede l'approvazione a livello nazionale ed europeo, è ancora lunga, ma l'entusiasmo e la collaborazione tra gli enti coinvolti fanno ben sperare per il futuro di questa eccellenza campana.

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