sabato 17 dicembre 2011

Sorrento, vendita degli immobili comunali: entro il 23 dicembre il Comune incasserà 2 milioni e 200mila euro

Antonetti (Idv): “Lavori alla scuola Vittorio Veneto e creazione del Fondo di ausilio per gli affitti sociali, ecco le nostre proposte per famiglie e bambini”

Sorrento - Il piano delle alienazioni degli immobili comunali è partito ad agosto e si avvia alla conclusione. Tra delibere di giunta municipale e di consiglio comunale, aste pubbliche, andate in parte deserte in prima e seconda battuta, e conseguenti trattative private con ribassi del 30 per cento, il Comune di Sorrento è comunque riuscito a vendere circa 13 immobili, precisamente 4 terreni, tre appartamenti e 5 locali, di cui alcuni adibiti a deposito ed altri a parcheggio; situati tra il borgo di Marina Grande, via Luigi De Maio (la strada che collega piazza Tasso al porto di Sorrento), località Montariello, via degli Aranci e via Rota. “In via del tutto preliminare” afferma l’avvocato Giovanni Antonetti coordinatore dell’Italia dei Valori in penisola sorrentina “constatiamo che l’Amministrazione Comunale di Sorrento con la scelta di adottare un piano di alienazione dei suoi immobili si è comportata come un genitore che vista la difficoltà economica in cui versa la propria famiglia ha deciso di vendere le sue proprietà; quindi è evidente, e sotto gli occhi di tutti i cittadini, la crisi finanziaria in cui versano attualmente le casse comunali e della quale sarebbe opportuno analizzare origine e cause. Preso atto quindi delle scelte dell’attuale maggioranza di centrodestra, dall’esame delle determine dirigenziali e dei vari bandi di gara pubblicati emergono due dati; uno di ordine temporale, consistente nell’obbligo di stipulare gli atti definitivi di compravendita entro i termine massimo del 23 dicembre 2011, quindi entro la fine della prossima settimana, e l’altro di carattere economico, costituito dal prezzo di vendita di tutti gli immobili, che ammonta a circa 2 milioni e 200mila euro, una cifra considerevole.


Ora la necessità” continua l’esponente dipietrista “è di valutare le modalità di impiego di una cifra così importante; sarebbe indegno ed offensivo per tutti i cittadini che queste risorse vengano disperse in mille rivoli di consulenze, pareri, incarichi di progettazione per lavori ed opere che saranno solo presentate e mai realizzate, benefici economici ad associazioni, enti o società per iniziative talvolta inutili o addirittura esistenti solo sulla carta. In sintonia con quanto proposto dal consigliere Luigi Mauro, capogruppo consiliare del Partito Democratico, rivolgiamo un invito all’attuale assessore al bilancio e patrimonio, a convocare nel più breve tempo possibile un tavolo di lavoro aperto innanzitutto ai cittadini, ai partiti presenti sul territorio, di maggioranza ed opposizione, ed anche alle associazioni rappresentative di categoria, affinché si possa ripetere quella bella esperienza di democrazia che si è realizzata nell’occasione della proposta di dimensionamento scolastico dell’Angelina Lauro, in cui tutti i cittadini hanno potuto dare un loro contributo alla decisone finale della vicenda: un occasione per rendere il Comune davvero un palazzo di vetro, in cui la trasparenza amministrativa, tanto sbandierata in campagna elettorale, si concretizzi in realtà. Noi dell’Italia dei Valori” conclude Antonetti “abbiamo in cantiere tante proposte, a favore soprattutto delle famiglie sorrentine e dei bambini, già formalizzate nei mesi passati all’amministrazione, tra le quali due, a mio avviso, sono molto importanti e significative. La prima, tesa all’attenuazione del problema della casa in penisola sorrentina, mediante la creazione del “Fondo per gli affitti sociali”, con il quale bisogna mettere a disposizione un consistente importo nell’aiuto ai cittadini sorrentini che si trovano costretti a pagare affitti vertiginosi; la seconda, consistente nel finanziamento ai lavori dell’edificio scolastico Vittorio Veneto, una volta risolti gli ormai infiniti problemi legali e burocratici in cui è incorsa quest’amministrazione; invece di accendere un mutuo, come già fieramente annunciato, che deve essere restituito con rate maggiorate da interessi che saranno pagate da tutti noi cittadini, proponiamo di stanziare una cifra iniziale per far partire immediatamente i lavori, riducendo quindi l’importo del mutuo, e restituire nel più breve tempo possibile la scuola ai nostri bambini.”.

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