domenica 11 marzo 2012

Il comune vuole una nuova scuola. In giunta votato l’atto di indirizzo

Istituto paritario privato per allargare le offerte per le famiglie vicane

Vico Equense - Una nuova scuola paritaria. Ma privata. E’ il progetto che, a Vico Equense, potrebbe essere realizzato a medio-lungo termine. La giunta del sindaco Gennaro Cinque ha approvato un atto di indirizzo con cui “impegna” l’ufficio patrimonio ad avviare una manifestazione d’interesse pubblico per verificare “il concreto e diffuso interesse al perseguimento di tale obiettivo da parte dei diversi soggetti impegnati nel campo dell’istruzione scolastica”. Al Comune sono arrivate richieste d’attuazione del progetto “anche con significativi dettagli attuativi”. Ora non bisogna far altro che attendere. A chiarire i contorni del progetto c’è la delibera di giunta votata dall’esecutivo qualche giorno fa. “L’amministrazione comunale ritiene particolarmente significativo e qualificante la presenza sul territorio ed a servizio della comunità anche di una scuola paritaria privata che, nel rispetto dei requisiti richiesti per legge, operi buone pratiche didattiche contribuendo, così, ad un rafforzamento del servizio pubblico primario. Nel campo dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione per l’accoglienza in età prescolastica – si legge nell’atto – il Comune ha ricercato e ricerca ancora momenti e occasioni di offerta che al momento sono in fase di ideazione. Per le proprie competenze l’amministrazione persegue ed ha perseguito l’obiettivo di garantire almeno il minimo normativo di alunni per classe cercando di superare quelle sottonumero”. Ma perché la scuola sarà privata? La giunta non ha dubbi. E motiva il tutto con chiarezza. “La scuola paritaria privata costituisce anche un servizio innovativo per un target di famiglie e diffuso sul territorio equense come quelle costituite da due genitori entrambi lavoratori o costituite dal singolo genitore lavoratore. Famiglie che nel nostro territorio non trovano puntuale soddisfazione della loro istanza per un tempo scuola con orario flessibile e diffusamente più lungo, specialmente per la primaria. La costituzione di una scuola paritaria privata costituisce anche un’occasione per insegnanti, donne e precarie, con impieghi attuali che, pur richiedendo loro pari prestazioni intellettuali e di aggiornamento, per complesse vicende di evoluzioni sociali generali sono solo marginalmente riconosciute rispetto a colleghi più ‘fortunati’ dal punto di vista generazionale o occasionale”. Altro punto focale è la possibilità di offrire “a sodalizi di insegnanti la possibilità di riscatto da una situazione caratterizzata da forte precarietà, oggettivamente penalizzante professionalmente, e la possibilità di mettere in campo innovativi progetti di scuola dell’infanzia e primaria puntando alla soddisfazione di una particolare domanda formativa al momento non appagata sul territorio”. (Fonte: s.d. da Metropolis)

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