domenica 11 marzo 2012

Un blog per salvare l’ambiente

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Sorrento - Non è sempre facile allestire spazi di resistenza civile eppure, sempre di più, tali spazi assumono le forme dell´urgenza e della necessità. E´ il caso di questo spazio virtuale che parte dalla reale situazione in cui versano le terre della penisola sorrentina. Terre famose in tutto il mondo per la loro bellezza. Ebbene proprio tale bellezza, da qualche decennio, sta rischiando di estinguersi. Lentamente - mica tanto - passo dopo passo si passa dai semplici abusi edilizi al proliferare di box interrati, megaparcheggi non richiesti dai cittadini, a pompe di benzina che prendono il posto di alberi e agrumeti che erano lì da diverse generazioni. Siamo spaesati, nel senso reale e metaforico della parola, perchè non ci riconosciamo nei confini reali e politici che ci circondano. Siamo spaesati perchè il tema del paesaggio e dell´ambiente - senza distinzioni di colori politici - non rientra tra le priorità delle agende che contano. Con troppa facilità si vedono cadere alberi plurisecolari, si accettano acque non pienamente salubri o l´inquinamento da auto. Angelo Vassallo - sindaco fatto scomparire troppo presto - usava dire: "L´ambiente e la legalità sono due risorse dalle quali creare una nuova felicità e una nuova economia". Facciamo nostra questa idea che ci spinge a creare questo spazio per tutti i cittadini che si riconoscono nella Costituzione che tutela pienamente il paesaggio, il territorio e l´ambiente e che - momentaneamente spaesati - non si arrendono a tale situazione ma vogliono opporre una onesta e chiara resistenza. Accendere una luce là dove per troppo tempo si è operato nel buio. Uno spazio a disposizione di tutti i cittadini della penisola sorrentina e - questa è una novità - a disposizione anche e nella stessa parità di diritto di tutte quelle persone italiane e straniere che nella penisola sorrentina, ogni anno, trovano un posto più unico che raro dove trascorrere momenti unici di rigenerazione integrale. Crediamo infatti che il territorio e il paesaggio vadano tutelati sia da chi ci vive per tutto l´anno e sia da chi vi trova piacere nel soggiornarvi solo per brevi periodi durante l´anno. Perchè se la terra non può appartenere a nessuno nello stesso tempo tutti ne devono essere responsabili. Uno spazio, questo, dove si vuole smettere di subire e si vuole ritornare ad essere cittadini nel senso pieno. Convinti che - prendendo a prestito le parole di Roberto Saviano - "Raccontare le cose significa non subirle".

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