sabato 15 settembre 2012

Mostra di Vincenzo Sensibile al Teatro Armida dal 12 al 30 settembre

Sorrento - Inaugurata la sera del 12 con presentazione di Gianni Nappa, che ai tanti presenti ha posto come prima notazione l’evoluzione di un artista che con istintiva capacità pittorica e con l’esperienza di tanti anni di appassionata attività, ha saputo anche in questa occasione con le quaranta opere in mostra, superare il pregresso con una ricerca tesa ai linguaggi e gli esiti della pittura dell’ultimo secolo, interpretandone con la sua ricerca, l’idea, ma realizzando con il suo linguaggio tecnico, una esposizione di opere diverse che hanno un dato unico da ricercare nella grande luce interna che Sensibile riesce a offrire con una cromia ricercata come i dati di stesura e di ricerca tonale. Scrive Nappa nel testo che accompagna la mostra “Ho sempre visto nelle sue opere una grande e naturale capacità cromatica e di luce, che negli ultimi anni, diventa essenza di cromia che nella figura e nella sua voglia di sperimentarne un superamento in chiave conoscitiva, determinano un nuovo status di essenzialità formale, recuperano le esperienze della figurazione italiana dei primi anni trenta, con un tributo indiretto ad artisti come Sironi e quanti hanno superato l’accademismo e la pittura patinata da copertina retrò.” Dunque una quarantina di opere dove l’artista invitato da Maurizio Mastellone nello spazio del Teatro Armida, esprime una ricerca sempre viva, una raggiunta maturità pittorica ed artistica, con il raggiungimento di libera espressione che pur sempre presenti nelle tante opere esposte, ne dichiarano anche la sempre più accentuata essenzialità, e una ricerca di sintesi formale e cromatica come per esempio in “Angeli bianchi”, opera d’impatto e dove le campiture bianche nei corpi dei bambini si rileggono anche in altre opere presenti in mostra. Una bella mostra da vedere, che rimane negli spazi del teatro fino al 30 settembre, per un abbraccio di colori e di figure come nella migliore tradizione pittorica italiana.

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