domenica 30 settembre 2012
Blitz anti-bracconaggio, sigilli ad apparecchi acustici
Massa Lubrense - Vasta operazione del corpo forestale dello Stato di Castellammare di Stabia che in collaborazione con i volontari del Wwf penisola sorrentina ha battuto a tappeto le colline di Massa Lubrense scovando e
distruggendo decine di postazioni con fonofili e casseforti, infliggendo un
duro colpo all’esercito dei bracconieri in questo periodo dediti allo sterminio
incontrollato di specie volatili protette di passaggio nelle aree di migrazione. L’operazione, denominata “Sogni d’Oro”, ha fatto seguito alle numerose
segnalazioni giunte al Wwf della costiera sorrentina con le giubbe verdi del
corpo forestale che dopo diverse notti di appostamenti e di incursioni hanno raccolto un bottino di tutto rispetto, sequestrando impianti elettronici,
fonofili, altoparlanti, cavi elettrici ed altro materiale utile per la cattura dei
volatili, il tutto localizzato nei punti strategici delle alture di Torvillo, Monticchio e addirittura all’interno dell’oasi del Monte di Torca dove ci sarebbero dovuti essere i famosi orti sociali sbandierati dal Comune e finanziati
con denaro pubblico, un piccolo paradiso dove gli anziani avrebbero dovuto avere accesso per dedicarsi al passatempo dell’agricoltura. Invece al posto della frutta e degli ortaggi le giubbe verdi del corpo forestale dello Stato
di Castellammare di Stabia ed i volontari del Wwf hanno trovato un vero arsenale predisposto da un esercito di bracconieri dedito allo sterminio degli
uccelli. Scovate e distrutte anche diverse casseforti, veri e propri bunker di
ferro ed acciaio abilmente mimetizzati nel sottosuolo e la folta vegetazione,
saldate e cementate tra le rocce calcaree ed al cui interno sono stati rinvenuti sofisticati impianti elettronici e timer utilizzati per riprodurre i versi di
molti uccelli. Altre casseforti sono state rese inutilizzabili ma non sequestrate perché mimetizzate a strapiombo sul mare, raggiungibili solo con qualità di acrobata e comunque a rischio della vita. Da tali bunker, interrati e
cementati al suolo, partivano decine di metri di cavi elettrici a raggiungere
le cosiddette campane nascoste anch’esse in punti strategici e pericolosi a
strapiombo sul mare ed il cui scopo è quello di riprodurre acusticamente il
verso degli uccelli per l’intera notte. Una volta attratti gli uccelli in prossimità delle postazioni ad entrare in azione sono i fucili dei bracconieri che
senza pietà aprono il fuoco anche su specie protette. (Fonte: Vincenzo Maresca da il Giornale di Napoli)
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