Fonte: Tiziana Cozzi da La Repubblica Napoli del 10 ottobre«Sono passati mesi dalla norma salva Eav ma nessun commissario è stato nominato. Non ci spieghiamo in alcun modo il motivo. Ho scritto tre volte al ministero ma ho ricevuto solo risposte vaghe. È impensabile continuare così». È allarmato l' assessore regionale ai Trasporti Sergio Vetrella. La holding regionale dei trasporti Eav (Ente autonomo Volturno) resta nel pantano da dove aveva creduto di uscire 4 mesi fa con la norma di salvataggio. Una norma attuabile soltanto con l' intervento di un commissario che ancora non c' è. Assessore Vetrella, l' Eav continua a navigare nei debiti, colpa del governo? «A oggi non è stato nominato un commissario, il che vuol dire che le società possono fallire nel giro di pochi mesi. E allora tutta la fatica per conquistare la norma dedicata a Eav sarà stata inutile perché il ministero non nomina un responsabile». Ne ha parlato con il presidente della Regione Stefano Caldoro? «Certo, anche lui sta facendo pressing sul governo ma finora non abbiamo avuto nessun risultato». È un momento difficile per i trasporti nella Regione. I lavoratori della Circumvesuviana protestano, gli autisti Anm fermano gli autobus perché senza stipendio. Troverete una via d' uscita? «Il futuro più immediato sono le gare per mettere le aziende sul mercato, ma attendiamo ancora indicazioni certe dal governo. È necessario risanare le aziende per non trovarci impreparati, ci stiamo lavorando da tempo ma non è cosa facile. Non abbiamo direttive precise dal governo e finché non le avremo, le gare non partiranno». Vuol dire che i tempi per le gare slittano? «Sì ma abbiamo solo qualche mese in più. La data del 31 dicembre 2012 non riusciremo a rispettarla».
Quali sono i punti più incerti della legge? «Innanzitutto,i posti di lavoro. Secondo la legge, perderanno il posto il 10 per cento dei lavoratori del settore. Su un bacino di 120 mila persone in Campania, sono candidati a "uscire" circa 12 mila lavoratori nella nostra regione, secondo una nostra stima. Ciò vuol dire che dobbiamo essere affiancati da misure di sostegno al prepensionamento, agli incentivi all' esodo, condizioni che possiamo adottare soltanto con l' appoggio economico del governo. Bisogna trovare rimedi per salvaguardarei lavoratori». I nuovi acquirenti possono comprare solo le società, senza dipendenti e infrastrutture? «Al momento sì. È per questo che stiamo chiedendo al governo più garanzie. Dobbiamo avere una "rete" di sicurezza anche se non è detto che debba servire. Bisogna chiarire se chi vince la gara può utilizzare personale, depositi, mezzi della società del contendente che ha perso. Oppure se può utilizzare personale e strumenti di sua proprietà». Ha parlato di risanamento come condizione necessaria per accedere alle gare. Nessuna società della Regione è in pareggio dal punto di vista finanziario. Rischiano di perdere la possibilità di partecipare? «Sì, tutte le società devono dimostrare di essere in regola con i pagamenti. Se così non sarà, non potranno accedere all' affidamento. È una regola che vale per tutti, da Anm a Eavbus. Per me l' unica cosa importante è pensare a migliorare il servizio per i cittadini che purtroppo si trovano a viaggiare spesso in condizioni disagiate. È necessario giungere alle gare il più presto possibile». Non c' è molto tempo per stabilire le regole. Chi non si sarà allineato nel 2013 verrà penalizzato? «Sì, è indispensabile fare le gare nel corso del 2013, altrimenti saremo sottoposti ad ulteriori decurtazioni. E dopo i tagli dell' ultimo anno che hanno portato i fondi per i trasporti dai 2 miliardi e 50 del passato a 1 miliardo e 200, sarebbe una catastrofe. Solo i contratti di servizio di Trenitalia costano 1 miliardo e 750. In che condizioni riusciremo a mantenerli?». A proposito di Trenitalia, lei ha deciso di riaprire le stazioni di Castellammare e Avellino, dopo che la società le aveva chiuse. «Abbiamo dovuto tagliare il 10 per cento sui servizi Trenitalia e la società ha interpretato a suo modo le riduzioni, chiudendo stazioni di sua iniziativa, senza interpellarci. Ora che le abbiamo riaperte, invece, abbiamo chiesto un piano dettagliato che entrerà in funzione a novembre». Sono previste riduzioni di corse o cancellazioni di treni? «Faremo un' analisi del flusso dei passeggeri, come abbiamo fatto per le navette Castellammare-Torre Annunziata, tagliate perché non c' erano abbastanza passeggeri. Questo sarà il criterio di intervento». Il sindaco di Castellammare Luigi Bobbio definisce il suo annuncio di riapertura «supponente e scarsamente serio». Che cosa risponde? «Nulla, conservo la mia signorilità».
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