venerdì 14 dicembre 2012

Flora Beneduce incontra Dell'Utri

“La cultura in Italia ha bisogno di uomini come lui” 

Vico Equense - La sala Bernini della Residenza di Ripetta a Roma ha ospitato ieri pomeriggio la presentazione del quarto dei cinque volumi de “I diari di Mussolini – anno 1937” edito da Bompiani. L'intervento del senatore Marcello Dell'Utri ha impreziosito l'evento, suscitando un dibattito interessante sulla storia d'Italia e sugli anni del Fascismo. “Marcello Dell'Utri è un uomo di profonda cultura e di straordinaria sensibilità artistica, oltre ad essere uno storico eccellente – dice Flora Beneduce, primario di Medicina generale e Pronto soccorso degli ospedali riuniti della Penisola Sorrentina -. Credo che la sua capacità di divulgare ciò che l'Italia ha vissuto, leggendo con lucidità i fatti e interpretandoli alla luce del contesto, sia una dote non comune. La sua ricercata leggerezza nell'affrontare temi dibattutissimi, il modo di analizzare le situazioni, l'ironia con cui si rapporta alle cose è encomiabile. Far circolare la cultura del libro non è impresa semplice. Il senatore Dell'Utri sa far appassionare a tutti i campi dello scibile anche i più giovani, oramai abituati a ragionare e comunicare in bit, velocemente e in tempo reale. Nel presente come nel passato, i libri sono veicolo di progresso. La storia lo insegna, Marcello lo ribadisce con la sua instancabile attività di bibliofilo”. E lo stesso senatore ha sottolineato l'importanza della cultura non solo per la formazione dell'individuo, ma anche per la preparazione di una nuova classe politica. “Ho dedicato la mia vita ad educare classi di donne e di uomini alla gestione della cosa pubblica, ma i risultati non si vedono e l'Italia è in sofferenza – dice Dell'Utri -. Ma non mi scoraggio e, come scrisse Montale nella poesia “Prima del viaggio”, aspetto. Un imprevisto è la sola speranza. Ma dicono che è una stoltezza dirselo”.

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