Fonte: Pierluigi Fiorenza da Metropolis
Vico Equense - Ha debuttato, sabato 15 dicembre
presso Teatro Mio di Vico Equense,
la nuova fatica della Stabile Vicana
che resterà in scena fino al prossimo
20 gennaio in tutti i fine settimana.
Il risultato anche se largamente previsto,
data la riconosciuta capacità della Compagnia,
è stato entusiasmante.
Bruno Alvino, possiamo dirlo, ha centrato
ancora l’obiettivo. Un misto di risate e
di …riflessioni messi sapientemente in
scena senza stravolgere il significato che
l’autore, Eduardo Tartaglia, ha inteso
dare alla sua opera. “La valigia sul letto”,
in questo caso, non è quella di un lungo
viaggio, ma quella dei due protagonisti,
Achille (Natalino Di Guida) e Brigida
(Tina Norvello).
Lui appena licenziato, anche se mai assunto,
dall’anagrafe di Napoli, lei lavora
come ragazza immagine per una macelleria.
Achille al momento “lavora” come custode,
in nero, sotto la galleria del cantiere
della nuova Linea della Metropolitana,
dove “convive”, a causa del recente sfratto
esecutivo, con l’amata, in una baracca del
cantiere. Si è appena saputo, ma non per
caso, che Achille è l’ultimo cugino rimasto
in vita di un pentito, Antimo Lo Ciummo
(Tonino Paola). Per questo lui e Brigida,
forzatamente insieme ad Annarosa (Luisa
Russo), sorella di Achille e ad Antimo si
apprestano a seguire il Commissario Rispoli
(Bruno Alvino), perché sottoposti
al “Programma di protezione” istituito
per i familiari dei pentiti, che prevede un
trasferimento in un’altra realtà geografica
dove li attendono una nuova identità, una
nuova casa e un nuovo lavoro.
I due sventurati scappano da Napoli senza
nemmeno avvisare il loro unico amico
Agostino (Francesco di Maio) ma dovranno
fare i conti con gli imprevisti che li
costringeranno a rifugiarsi, sotto mentite
spoglie, in uno strano luogo gestito da un
certo Padre Rocco (Nando Rossi), prete
napoletano emigrato, costretti a lavori,
diciamo originali. A questo si aggiunge
la convivenza coatta con il famigerato
criminale, anche lui parcheggiato là in
attesa della destinazione definitiva.
Una commedia che vuole essere una denuncia
della società, metafora della realtà,
insomma una farsa riflessiva.
“La valigia sul letto è, nei miei auspici,
una commedia dove non mancano occasioni
di sicuro divertimento ma è anche,
spero, il racconto di una storia che, benché
buffa e risibile, ogni tanto presenta spunti
di riflessioni certamente non superficiali.
È ben vero, infatti, che gli argomenti affrontati
(l’endemica difficoltà a trovare
un posto di lavoro regolare; la necessità
di soluzioni sempre improvvisate e non
di rado illegali; l’inevitabile inquinamento
delle coscienze e degli stessi sentimenti
che fatalmente si accompagna al degrado
economico e sociale; l’ombra della malavita
che aleggia su tutti i personaggi e
che getta una luce inquietante sull’intera
vicenda), avrebbero certo potuto offrire spunti per una trattazione sicuramente
più drammatica. Questa una dichiarazione
d’epoca dell’autore ed io come regista
nel nostro allestimento ho cercato di rispettare
le sue intenzioni facendo di tutto
per mantenere in equilibrio il dramma e la
farsa”, spiega Bruno Alvino, infaticabile
animatore dell’Associazione Teatro Mio
di Vico Equense.
Nessun commento:
Posta un commento