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Antonio Pentangelo |
Provincia di Napoli - “I consiglieri di maggioranza mi hanno dato la risposta che mi aspettavo: nonostante la concomitanza di altre assemblee elettive, di cui alcuni di loro fanno parte, oggi l’assestamento ed il riequilibrio del bilancio 2012 ha visto in aula un’adeguata partecipazione tale da garantire il numero legale. Il senso di responsabilità ed il rispetto per il ruolo di rappresentanza che gli elettori ci hanno assegnato è stato confermato anche dall’atteggiamento responsabile avuto in questi giorni dall’opposizione. A beneficiarne è stata la politica e la cittadinanza”.
Così il presidente f.f. della Provincia di Napoli Antonio Pentangelo ha commentato l’approvazione delle manovre di bilancio da parte dell’assemblea di Santa Maria La Nova.
“Siamo riuscirti a garantire con enormi sforzi – ha detto ancora il Pentangelo – un corretto bilancio per il 2012, senza sforare il patto di stabilità, garantendo i servizi primari e non operando tagli occupazionali né in Provincia né nelle nostre partecipate.
Per il 2013 la situazione, già difficile, diventa ancor più complessa. Allo stato sembra essere in atto una sorta di gioco dell’oca, per cui nei provvedimenti della legge di stabilità le Province vengono autorizzate a movimentare provvedimenti per 200 milioni, ma ricevono un’ulteriore stangata di 240 milioni rispetto alle competenze sull’RC Auto.
Stando così le cose ci troveremmo con tagli addirittura superiori a quelli prospettati in base alle più fosche previsioni, che per la Provincie di Napoli si tradurrebbero in circa 120 milioni di euro. Un chiaro paradosso lì dove viene prorogata la nostra vita e le nostre funzioni, ma con risorse diminuite di circa il 25%.
Se così fosse sono certo che nel 2013 ne soffrirebbero fortemente i servizi scolastici, ambientali e viari, e sarebbe arduo garantire i livelli occupazionali da noi complessivamente garantiti.
E’ una situazione chiaramente insostenibile che a questo punto solo il nuovo Parlamento ed il nuovo Governo potranno e dovranno pensare a risolvere. Da parte nostra continuiamo con spirito di servizio a svolgere il nostro ruolo, cercando da un lato di garantire ciò che è nelle nostre possibilità e dall’altro continuando a denunciare l’assurdità di politiche che ormai nulla hanno a che fare con la lotta agli sprechi ma risultano essere solamente – ha concluso Antonio Pentangelo - tagli allo sistema statale periferico ed a servizi primari per il cittadino”.
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