Ancora ingarbugliata la soluzione di una storia che va avanti da cinquant'anni
Vico Equense - La battaglia per la demolizione dell’ecomostro di Alimuri, come era prevedibile, si sposta nelle aule del Tar della Campania. Si prospettano, dunque, tempi duri per l’amministrazione comunale del Sindaco Gennaro Cinque, che poco più di due mesi fa aveva annunciato la scoperta di un nuovo e veloce iter da seguire per abbattere il rudere. «E’ stata fino ad ora seguita una strada sbagliata – aveva dichiarato il sindaco – cercando l’accordo con i proprietari e dando per scontata la legittimità dell’opera. Ma l’immobile non è conforme all’unico titolo paesaggistico rilasciato nel ’63. Quindi il manufatto è illegittimo e andremo velocemente avanti in questa direzione». A dare filo da torcere sarà sicuramente la Saan, i cui avvocati chiederanno l’annullamento dell’accordo. Intanto il Comune di Vico Equense non si ferma. Poche settimane fa sono stati adottati due provvedimenti a riguardo: la presa d'atto dell’illegittimità dell'immobile, con l’adozione del conseguente provvedimento di demolizione diretta del manufatto, l’avvio del procedimento per l'annullamento dell'accordo stipulato nel luglio 2007 tra i vari enti e la proprietà Saan. L’atto porta la firma dell’architetto Pietro Paolo Fusco, nominato responsabile del settore urbanistica dal sindaco Gennaro Cinque. Questa mattina, l’Assessore Antonio Elefante, affida le sue argomentazioni da tecnico politico, al quotidiano Metropolis. Avremmo volentieri riportato qui per intero, di che si tratta, ma non siamo considerati… In sintesi il ragionamento ruota intorno alle cose che già si sanno. Accertato che l’immobile non è conforme al titolo paesaggistico, a conclusione del procedimento di natura interna sarà individuata la ditta che opererà la demolizione… Nell' attesa della pronuncia dei Giudici Amministrativi, che dovrebbe arrivare entro fine maggio, l'Ecomostro più longevo della storia d'Italia continua a stare lì...

Nessun commento:
Posta un commento