domenica 25 maggio 2014

Galleria da 115 milioni ma proibita ai Tir

Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino

Vico Equense - Sindaci della penisola sorrentina in rivolta, ma dalla Prefettura totale silenzio. A seguito della notizia del probabile divieto per i mezzi di peso superiore a 7 tonnellate e mezzo di attraversare il nuovo megatunnel Pozzano-Seiano durante il giorno, gli amministratori della costiera, insieme a Federalberghi, hanno inviato alla Prefettura una lettera di protesta. Hanno manifestato il loro disappunto e hanno chiesto un incontro urgente. Per il momento, però, nessuna risposta. Anche la chiusura temporanea della galleria di Seiano, prevista per la prossima settimana, da lunedì 26 fino a venerdì 30, non va proprio giù a sindaci e albergatori del territorio. «Nel documento abbiamo chiesto la sospensione dell’ordinanza di chiusura – ha spiegato Gennaro Cinque, sindaco di Vico Equense – che ci è pervenuta dall’Anas pochissimi giorni fa, senza il tempo necessario per organizzare un adeguato piano di viabilità. Inoltre abbiamo esplicitato la necessità di organizzare un incontro per discutere del problema del futuro passaggio dei tir. Al momento nessuno ci ha risposto. Se in giornata non avremo notizie domani sera la galleria di Seiano verrà chiusa e il traffico veicolare deviato per il centro di Vico Equense». Le chiusure diurne e notturne della galleria di Seiano, al chilometro 15,185, sono necessarie per i lavori di completamento delle opere civili e degli impianti tecnologici e di sicurezza del nuovo megatunnel, la cui apertura è prevista per fine luglio e inizio agosto. Due pattuglie della polizia municipale di Vico Equense si posizioneranno ai due ingressi della città, in corso Filangieri, nei pressi della stazione della Circumvesuviana, e a via Cavottole per gestire il traffico ed evitare che troppi veicoli intasino il centro cittadino. Negli orari di punta si prevedono code fino a Meta, da un lato, e fino al Bikini, dall’altro.

«Continuano a chiederci sacrifici – ha affermato Costanzo Iaccarino, presidente Federalberghi penisola sorrentina – Na abbiamo fatti per 25 anni. E per ritrovarci cosa? Una galleria che non consentirà il passaggio ai mezzi pesanti nelle ore del giorno. E’ una barzelletta». La galleria era stata progettata, già negli anni ’90, per garantire l’alternativa al traffico che caratterizza la mobilità in costiera e, dunque, anche per evitare che i mezzi pesanti attraversassero il centro di Vico Equense. Oggi si è scoperto che non è idonea ad accogliere i tir oltre le sette tonnellate e mezzo. «Stiamo già preparando un’ordinanza – ha aggiunto il sindaco Gennaro Ciqnue - per vietare la circolazione dei camion di grandi dimensioni durante il giorno. Consentirne il transito per il centro cittadino sarebbe un’assurdità. Le vibrazioni causate dal passaggio di tali veicoli creerebbero danni enormi al manto stradale, agli edifici del centro cittadino, per non parlare delle difficoltà nella gestione del traffico. Non lo permetteremo». Il dirigente della polizia stradale di Napoli Maurizio Casamassima ha ritenuto opportuno stabilire tale limitazione a seguito di un sopraluogo: la galleria, lunga circa 5 chilometri, non dispone di doppia carreggiata, condizione che renderebbe pericoloso qualsiasi tipo di intervento, in caso di incidente. Pertanto, il transito ai mezzi di peso superiore a 7 tonnellate e mezzo in galleria sarà consentito soltanto negli orari in cui il traffico è ridottissimo, da mezzanotte alle 7 del mattino. La larghezza del tunnel è di 10,5 metri, di cui 8,5 metri rappresentano la percorrenza utile. L’opera in totale è costata circa 115 milioni in due tranche (75 milioni di euro più 40) e rappresenta una delle realizzazione dell’Anas più rilevanti degli ultimi tempi. I lavori hanno avuto vari stop nel corso degli anni. La scorsa estate il blocco delle attività è durato diversi mesi a causa della crisi della Impresa Spa, esecutrice delle opere civili nell’ambito dell’Associazione temporanea di imprese. Poi la ripresa. Adesso il tunnel è quasi pronto, ma riserva ancora incredibili sorprese.

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