mercoledì 21 maggio 2014

Punta Gradelle, riapre il Cantiere

Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino

Vico Equense - Il cantiere per il completamento del depuratore di punta Gradelle spalanca nuovamente le porte. Riprendono oggi, dopo uno stop di circa tre anni, i lavori per ultimare un’opera di fondamentale importanza per il mare della penisola sorrentina. La Regione Campania ha emanato lunedì il decreto di autorizzazione per i subappalti. Tutto pronto per ripartire e completare un impianto definito dai tecnici «il più grande d’Europa». Durante i mesi scorsi sono state realizzate attività propedeutiche ai lavori di scavo, che da questa settimana riprenderanno a pieno ritmo. Il depuratore dovrebbe andare in funzione entro l’estate del prossimo anno; è prevista per giugno 2015, infatti, la fine dei lavori. Il tratto di galleria fino a Meta è quasi completo, mancano poche centinaia di metri. Restano, inoltre, da sistemare gli impianti, che sono in deposito a Caserta da tempo. Si tratta di macchinari del valore di circa 8milioni e mezzo di euro, tenuti in appositi luoghi refrigerati che evitano il pericolo di danneggiamento. «Sono stati risolti i contenziosi e saldati i debiti» aveva annunciato già un mese fa Andrea Bovier, responsabile unico del procedimento. Il blocco derivava da un ritardo nei pagamenti, legato al patto di stabilità. Dopo numerose riunioni e varie vicissitudini il contenzioso tra Regione e ditta si è concluso e l’impresa dovrà ricevere 2milioni 216mila euro. Oggi sta, dunque, a un punto decisivo una storia complessa cominciata molto tempo fa. Sono passati sette anni, infatti, dall’inizio dei lavori e quattro dalla data che era stata inizialmente indicata per il completamento del depuratore. Le attività a punta Gradelle sono cominciate nel 2007 e il commissariato regionale di governo, all’epoca guidato da Antonio Bassolino, ne era l’ente appaltante. L’idea originaria era ambiziosa e prevedeva un depuratore moderno, adeguato alle normative europee, con un impatto ambientale contenuto, da realizzare nella roccia. Un impianto, dunque, destinato a ripulire gran parte delle acque reflue della costiera sorrentina.
 
Ad aggiudicarsi l’appalto, circa 41milioni di euro, era stata un’associazione temporanea di imprese. Lo scavo nella roccia era stato affidato ad Angelo Intini spa, che lo ha subappaltato a Società internazionale gallerie. Ma nell’aprile 2009 per la Società internazionale gallerie è scattata una interdittiva antimafia. Si sono interrotti, così, i lavori relativi al tunnel del depuratore di Punta Gradelle. Le attività sono riprese nell’autunno del 2009 per, poi, avere un ulteriore stop nel 2011. Da allora tante le vicissitudini e i continui annunci di riprese dei lavori, mai concretizzati. Questa volta, invece, si fa sul serio. Uomini e mezzi sono pronti per ripartire e ultimare un impianto tecnologicamente all’avanguardia. Questo tratterà i reflui dei comuni di Vico Equense, Meta, Piano, Sant’Agnello e Sorrento attraverso un sistema di depurazione chimica, biologica e di abbattimento dei fosfati. Si tratta di una struttura, inoltre, che produrrà pochissimi fanghi, al massimo un camion a settimana, in virtù di un sofisticato sistema di essiccamento. Unico problema ancora da risolvere: la strada «fantasma» originariamente destinata a servizio dell'impianto di depurazione ma mai utilizzata, che attraversa il Rivo d’arco, rovinando non poco lo scenario paesaggistico. A usarla dovevano essere i camion in uscita dal cantiere per allontanare la roccia dello scavo e poi i fanghi. Ma non è stato così. E’ un’opera che, per di più, non potrà mai avere diverse destinazioni, per le sue dimensioni strutturali.

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