venerdì 30 maggio 2014

Così sarà la baia di Alimuri senza l'ecomostro

Vicini alla demolizione del manufatto che sorge sul tratto di costiera sorrentina. L'operazione costerà 532.883 euro 

Fonte: Fabrizio Geremicca da Il Corriere del Mezzogiorno 

Vico Equense - Costerà 532.883 euro la demolizione dell’ecomostro di Alimuri. Il comune di Vico Equense ha approvato il progetto preliminare finalizzato ad eliminare lo scheletro di albergo, di proprietà degli imprenditori Normale, che insiste nella conca tra Vico e Meta. E’ il primo atto concreto dopo la sconfessione, da parte dell’amministrazione, dell’accordo del 2007. Quello sottoscritto dai Normale, dal ministro Rutelli, dalla Regione e dal Comune stesso, che consentiva ai privati, in cambio della mancata opposizione alla demolizione, di edificare le medesime cubature in altra zona di Vico.
SETTE ANNI FA - Intesa, quella di 7 anni fa, molto favorevole alla proprietà e che aveva provocato furibonde polemiche. Era stata giustificata sulla base del presupposto che le licenze ottenute alla fine degli anni sessanta dai proprietari fossero legittime. Recentemente, però, l’assessore Antonio Elefante, che nella giunta vicana ha una specifica delega all’ecomostro, ha annunciato di avere scoperto che la struttura edificata 40 anni fa e rimasta incompleta e’ in realtà diversa da quella autorizzata all’epoca: più piccola e difforme. Il Comune a marzo 2014 ha reso noto, dunque, che avrebbe proceduto alla demolizione del rudere senza alcuna contropartita per i privati, essendo l’Alimuri una opera abusiva e pertanto sussistendo le condizioni perché lo si acquisisse al patrimonio. Contro l’annullamento dell’intesa del 2007 i proprietari dell’ecomostro – uno dei soci è Anna Normale,la moglie dell’europarlamentare del Pd Andrea Cozzolino - hanno presentato ricorso al tar. Il Comune, però, va avanti ed ora c’è il progetto preliminare di demolizione, realizzato dall’ingegnere Paola Di Maio.
 
I 537.000 euro saranno anticipati dalla cassa depositi e prestiti. L’amministrazione vicana fa sapere che si rivarrà poi sui proprietari. La conca liberata dal cemento, secondo i progetti annunciati dal Comune, sarà destinata a struttura balneare, sulla base di proposte presentate da coloro i quali aderiranno al bando di finanza di progetto. Il vincitore dovrà farsi carico anche della definitiva messa in sicurezza del costone soprastante la baia. Durante la demolizione, infatti, ci si limiterà al disgaggio dei massi in bilico, finalizzata a garantire la sicurezza degli operai addetti all’abbattimento dell’ecomostro. IL REPORTAGE DI STELLA - Ad agosto dello scorso anno Gian Antonio Stella scrisse un lungo e appassionante reportage sull'ecomostro. Un reportage che iniziava proprio così: «Basta, buttatelo giù l'ecomostro di Alimuri. Non ne possiamo più di vederlo, mostro tra i mostri, ancora lì. Piantato sotto la roccia a strapiombo. Ritto a lanciare ai turisti sospiranti in navigazione verso il mito di Sorrento una volgare pernacchia cementizia: io sto qua. Orrendo. Simbolo perenne dello spreco di bellezza». Un reportage che fece scalpore e che spinge a una nuova consapevolezza sull'urgenza di mettere fine alla vergogna.

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