Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Vico Equense - Piccole rifiniture al garage. Finestre. O, addirittura, villini. Un mare di piccoli e grandi abusi edilizi che intasano l'ufficio tecnico del Comune di Vico Equense, già alle prese con carenze di personale e funzionari "congelati". Ma nonostante le difficoltà, almeno per adesso, c'è l'accelerata per l'esame delle pratiche di condono edilizio che, nell'ultima settimana, hanno portato la bellezza di 200mi1a euro in contanti nelle casse di un ente tramortito dalla spending review. Basti pensare che, cosi come detto mesi fa dall'assessore al bilancio Antonio Di Martino, il Comune di Vico Equense - nel giro di quattro anni - si è visto decurtare i trasferimenti dal governo centrale del 26%. Insomma, non poco. Eppure, almeno per ora, la boccata d'ossigeno dettata dal condono è salutata con un sospiro di sollievo. Anche perché restano ancora numerosi fascicoli da analizzare e "licenziare". E che, stando almeno alle impressioni, potrebbero comportare un altro tesoretto utile per 1'amministrazione comunale. Nel dettaglio, i 200 mila euro pronti a "rientrare" arrivano dai costi legati alle sanzioni previste a carico dell'abusivista di turno che deve anche farsi carico degli interessi legali maturati (si parte dal 30esimo giorno successivo alla notifica del provvedimento). Sono 10 1e pratiche esaminate ne! corso delle ultime ore dall'ente municipale di via Filangieri. In tal senso, sulla scrivania del funzionario municipale. Michele Amodio, le carte non mancano.
Tutto è legato ovviamente alla legge sul condono edilizio 47/85 e alla definizione dei famosi "oneri concessori". Un comparto redditizio e non poco per il Comune di Vico Equense che, in tutta la penisola sorrentina, rappresenta l'ente che - proprio per abusi edilizi e ordinanze di ripristino dello stato dei luoghi - può "vantare" il maggior numero di contenziosi amministrativi incardinati sia dinanzi al Tar della Campania che al Consiglio di Stato. Spesso capita pure che, per particolari situazioni, viene applicata la norma che - in presenza di un'opera fuorilegge - non prevede l'abbattimento a causa de) rischio statico dell'edificio. E che, proprio per lo stop alle ruspe, comporta "in cambio" di una sanzione da raddoppiare stando alle tabelle fissate già dalla normativa. Sia chiaro: a Vico Equense l'abusivismo è un'emergenza. Un po' come succede nei vicini Monti Lattari. Secondo gli ultimi report, sono previste altre 70 demolizioni esecutive.
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