martedì 2 giugno 2015

Mussolini, Nappi, Cimmino. Ecco chi è rimasto a piedi

Napoli - Da traino ad esclusa. Il flop di Alessandra Mussolini è di quelli clamorosi: dopo ventidue anni di test elettorali campani, la nipote del duce, capolista di Forza Italia, si è fermata ad un poco lusinghiero bottino di consensi: 2271 appena, risultando ventitreesima su ventinove candidati della sua lista. In Fi numerosi coloro che cercavano una riconferma e sono rimasti appiedati: Gennaro Nocera, capogruppo uscente; Pasquale Giacobbe; Massimo Ianniciello; Mafalda Amente. Fuori dal consiglio regionale anche Gennaro Salvatore, capogruppo di Caldoro presidente, e il presidente della Municipalità di Scampia, Angelo Pisani. In Ncd entra solo l'assessore regionale Pasquale Sommese (19.191 voti), mentre il suo collega di giunta, Severino Nappi, trova la strada sbarrata dall'assegnazione dei seggi, benché abbia ottenuto 13394 preferenze. A Fratelli d'Italia va un solo seggio (Luciano Passariello), mentre restano fuori sia il vicepresidente del consiglio comunale di Napoli, Marco Nonno, che il consigliere regionale uscente Luciano Schifone. Fuori pure l'assessore regionale alle Politiche sociali Bianca D'Angelo, capolista di Popolari per l'Italia. Nel Pd, mancano l'elezione Gino Cimmino (8032 voti); Angela Cortese (7290) e Peppe Balzamo (1766). In Campania Libera, che ottiene un solo seggio, l'ex senatore Tommaso Barbato si ferma a 3955 preferenze, classificandosi quinto nella sua lista.
 
Nella lista De Luca presidente, che ha ottenuto due seggi, l'ex questore e candidato sindaco di Napoli del centrodestra, Franco Malvano, si classifica sesto con 542 preferenze. La lista Centro democratico-Scelta civica non ha ottenuto neanche un seggio: la capolista Annalisa Vessella, moglie dell'ex parlamentare Michele Pisacane, si ferma ad appena 3623 voti. Mentre Rosa Criscuolo, l'avvocatessa radicale che cenò con l'ex ministro Claudio Scajola la sera prima dell'arresto, ha raccolto 107 voti. L'ex sindaco di Melito, Antonio Amente (2893) e il consigliere regionale uscente, ex Destra, Carlo Aveta (1637) candidati con Campania in rete sono rimasti entrambi esclusi. Così Corrado Gabriele, del Psi, fermatosi alla soglia di 1795 preferenze. Nell'Udc fuori dal consiglio Biagio Iacolare (5264), presso la cui abitazione fu siglata l'intesa dei demitiani con De Luca, e l'ex deputato Bruno Cesario (868). In Idv, con un solo seggio, non riesce l'elezione di Giuseppe Ossorio (1028). Per i Davvero Verdi, entra solo l'instancabile Francesco Saverio Borrelli (1660), mentre Eleonora Brigliadori si ferma a 228 voti. A Caserta si segnalano le esclusioni dell'assessore regionale Daniela Nugnes in FI; di Paolo Romano in Ncd; dei consiglieri uscenti Lucia Esposito del Pd e Angelo Consoli, dell'Udc. A Benevento quelle di Sandra Lonardo Mastella, benché abbia raccolto 10213 voti e di Mino Izzo (7646) di Fi. Ad Avellino, risalta la non elezione del presidente del consiglio regionale Pietro Foglia benché forte di 11215 voti personali. (Fonte: A.A da Il Corriere del Mezzogiorno)

Nessun commento: