di Claudia Esposito
Vico Equense - "Un'esposizione che, coniugando arte e scienza, si inserisce nel solco della tradizione rinascimentale". Esordisce e sintetizza così Luigi Vicinanza, direttore del settimanale "L'Espresso" nell'inaugurare al Castello Giusso la mostra “Arte e scienza: 30 opere di artisti internazionali illustrano la scoperta del bosone di Higgs”. Un allestimento organizzato dal Museo mineralogico campano – Fondazione Discepolo in collaborazione con il Cern di Ginevra e l’Istituto nazionale di Fisica nucleare con il patrocinio del Comune e dell’Azienda di Soggiorno di Vico Equense. Folla delle grandi occasioni nell'ala del trecentesco maniero a picco sul mare tra cui anche i ragazzi delle classi terze del liceo scientifico "Gaetano Salvemini". Tutti ad ammirare sculture, quadri, mosaici, foto, materiali tessili e prodotti audiovisivi tra cui il video "Il dono della massa" realizzato dall'Istituto nazionale di fisica nucleare. "In questa proiezione interattiva - ha spiegato il direttore del Museo mineralogico campano, Umberto Celentano - i visitatori possono vedere che siamo composti anche di bosoni di Higgs in una sorta di "selfie" ipertecnologico in movimento. Pablo Neruda diceva invece che noi siamo composti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni. Ecco, io aggiungo che avere a Vico questa mostra prestigiosa in concomitanza con il nostro premio Capo d'Orlando che si svolgerà nei prossimi giorni, è la testimonianza che i sogni sono possibili".
Tornando alla mostra, ciascuna opera, inserita nel progetto "art@CMS", è frutto di una collaborazione tra un artista e uno scienziato, personalità sia partenopee sia provenienti dalle più prestigiose università d'Europa, America e Australia, in un excursus ideale che spazia dal Vecchio al Nuovissimo continente. Un respiro internazionale tangibile anche grazie alla presenza, tra gli ospiti della serata, di Elke Atzler, direttrice del Forum austriaco di Cultura di Roma, in segno dell'inizio di una partnership culturale tra l'ente con sede nella Capitale e la penisola sorrentina. Cooperazione internazionale che diventa un patrimonio prezioso a cui attingere anche per condividere le conoscenze e pervenire a nuove scoperte, così come avvenuto anche nel caso del bosone di Higgs, individuato dal Cern nel luglio di 4 anni fa. "Noi facciamo ricerca - ha spiegato Fernando Ferroni, presidente dell'Istituto nazionale di Fisica nucleare - ma vogliamo anche contribuire al progresso della società, facendo sì che l'Italia sia sempre all'avanguardia, La nostra prossima frontiera è capirne di più sulla materia oscura che costituisce il 30% del nostro Universo. Studi che sono già in corso nei nostri laboratori sotterranei al di sotto del Gran Sasso".
Bel Paese leader nella ricerca ma anche penisola sorrentina e Vico Equense leader nella diffusione della cultura scientifica con un premio internazionale quest'anno divenuto maggiorenne. Ad affermarlo Bruno Discepolo, presidente dell'omonima fondazione: "In questa occasione non stiamo parlando solo di un binomio tra arte e scienza. Non va dimenticato anche un terzo elemento imprescindibile: il territorio. Vico Equense è ricca di beni culturali che sono una risorsa per tutto il Paese". A rappresentare la Città e a porgere i saluti istituzionali il sindaco, Benedetto Migliaccio, che ha ricordato che "La scienza parla del mondo ma quando si unisce all'arte diventa sublime, inducendo momenti di straordinaria riflessione".
La mostra, prima tappa italiana del tour itinerante che toccherà importanti località e capitali europee, resterà aperta, con ingresso gratuito, fino a venerdì 6 maggio dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18. Grazie alla collaborazione degli amministratori del Castello Giusso, il maniero trecentesco resterà aperto al pubblico per una settimana. Attese anche numerose scuole della penisola sorrentina di ogni ordine e grado che "saranno accompagnate in questo percorso scientifico-didattico dal personale del Cern che potrà aiutare a comprendere meglio le opere in mostra" così come ha ricordato Pierluigi Paolucci, scienziato del Cern di Ginevra e dell'Istituto nazionale di Fisica nucleare, responsabile italiano del progetto "Arte e scienza".
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