Benedetto Migliaccio |
Lo stesso Brjullov si dedicherà alla rappresentazione di questi nel celebre dipinto “Gli ultimi giorni di Pompei” (1830- 33), dopo aver personalmente visitato il sito archeologico. La particolarità di tale opera è il fatto che sia stata commissionata al pittore pietroburghese da uno degli esponenti della famiglia Demidov, originari di Tula. Non si può non citare il pittore Sil’vestr Ščedrin, inviato in Italia dallo zar Alessandro I, che decise di operare e trascorrere gli ultimi anni della sua vita a Sorrento, dove è tutt’oggi sepolto. Non va dimenticato che Nicola I, nel 1846, per ringraziare Ferdinando II di Borbone per l’ospitalità ricevuta, durante la sua visita a Napoli, gli donò due statue equestri in bronzo, uguali a quelle del Ponte Aničkov di San Pietroburgo. Da Batjuškov a Herzen, da Čechov a Belyj, in tanti rimasero ammaliati dalle bellezze della Città Partenopea e dalle Coste di Sorrento e Amalfi. Vorrei, inoltre, ricordare che il paesaggio di Vico Equense, con la sua Cattedrale, è presente nel dipinto di Sil’vestr Ščedrin “La veduta di Vico tra Castellammare e Sorrento”, conservata al Museo Russo di San Pietroburgo, a maggior conferma degli antichi legami tra le nostre terre e quelle russe. L’obiettivo del nostro gemellaggio sarebbe, quindi, quello di far conoscere la città di Vico Equense, luogo di rilievo per la cultura russa, in quanto sito nelle immediate vicinanze con Napoli e Sorrento, ai cittadini di Tula, nota per essere dimora dei grandi personaggi quali Tolstoj, i Demidov e Saltykov-Ščedrin. Tengo a sottolineare che, nonostante la popolazione di Vico Equense sia notevolmente inferiore a quella di Tula, reputo la possibilità di gemellaggio tra le due comunità potenzialmente proficua dal punto di vista culturale ed economico. Lo scopo principale di tale attività potrebbe incentrarsi su incontri diretti e concreti tra i cittadini, instaurando così solidi e duraturi legami di amicizia”, conclude il Sindaco Migliaccio.
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