Gennaro Esposito |
Fonte: Luciano Pignataro da Il Mattino
Vico Equense - Oggi torna uno dei momenti più amati dal mondo enogastronomico italiano: Festa a Vico, pensata giusto tredici anni fa da un giovanissimo Gennaro Esposito che da sola ha avuto più importanza nel promuovere la Penisola e la Campania di tutte le iniziative degli assessorati al turismo degli ultimi vent'anni. Il cuoco bistellato della Torre del saracino è riuscito a coniugare lo spinto ludico delle nostre terre creando un evento al quale è impossibile rinunciare sei ami la gastronomia: cuochi, giornalisti, produttori di vino, si ritrovano in un clima rilassato in riva al mare di fronte al Vesuvio m uno spirito scanzonato, senza stress. Un po' come avviene con le Strade della Mozzarella a Paestum con la differenza e che qui la festa è aperta al grande pubblico che scorazza nelle strade di Vico in allegria e provando le migliori cucine italiane. Sono una regione forte e importante gastronomicamente come la Campania poteva mettere insieme due kermesse complementari e di assoluto valore nel panorama italiano. Il tema di quest'anno è; Verso Vico. «Un modo per recuperare lo spirito delle origini di questa Festa - dice Gennaro Esposito - che fin dall'inizio ha avuto una sua identità ben precisa, a cominciare dalla localizzazione geografica. E'nostra intenzione evidenziare il significato che la Festa dovrebbe avere soprattutto per i giovani cuochi, che negli ultimi anni sono stati i protagonisti di momenti sempre più importanti. Incontrare gli chef con maggiore esperienza, parlare con loro anche al di fuori dei vari eventi, confrontarsi e raccontarsi.
Questo credo sia uno dei valori più importanti della Festa a Vico. Viverla, invece, come una sorta di vetrina, per farsi vedere e scattare qualche foto è un modo per perdere l'occasione di crescere». Si comincia stasera con la «Repubblica del cibo» anche quest'anno nel cuore del Paese. Gli oltre 130 chef emergenti animano le vie del centro e sono ospitati dai negozi che danno vita a una nuova formula di ristorazione: si mangiano piatti presso il fioraio, il giornalaio e le boutique di abbigliamento. Un modo originale per raccogliere la sfida di un cibo possibile per tutti, facile ma non banale. Una sagra nel senso originale del termine; celebrare il Made in Italy a Vico Equense. La sera e' è la grande cena di beneficenza con i grandi chef. Martedì ci sarà La notte delle stelle sul Lungomare Marina d'Equa di Seiano dalle 20 dove si possono provare i piatti di oltre 100 chef stellati con la Pizza delle Stelle dei Maestri pizzaioli e lo Street food. Conclude la serata all'interno del Complesso turistico Le Axidie, Dessert Storm, dolce momento a cura di oltre 20 chef pasticcieri tra i migliori della ristorazione italiana; per partecipare l'offerta minima a una delle quattro Onlus è di 120 euro, ma ne vale davvero la pena vista la qualità e la varietà dell'offerta. Un altro momento, questo a invito, è il pranzo dei giovani emergenti, previsto martedì. Tre giorni dunque di grande festa, in cui la Campania si riprende la centralità nel mondo gastronomico italiano grazie alla qualità dei prodotti e alla capacità di fare del cibo una vera e propria filosofia di vita. La Festa a Vico ha svolto un ruolo fondamentale nella crescita della identità della nuova cucina campana favorendo la collaborazione e l'amicizia tra i cuochi e soprattutto creando una forte massa critica di impatto in un momento decisivo. Anche regioni più organizzate e predisposte alla comunicazione non hanno mai saputo creare qualcosa che sia al tempo stesso così spontanea e interessante per gli addetti ai lavori. Averla pensata e portata avanti tra mille difficoltà è stato uno dei meriti storici di Gennaro Esposito e Dadid Aiello.
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