giovedì 8 dicembre 2016

Circum 3 ore ostaggio dei teppisti dei falò

Tronchi e pietre sui binari: linea interrotta, sopralluoghi da Castellammare a Sorrento 

Fonte: Francesco Gravetti da Il Mattino 

Castellammare di Stabia - Tre ore di blocco della circolazione, nessun treno da Castellammare a Sorrento, pendolari e turisti a piedi Tutto per colpa dei tronchi degli alberi, quelli che vengono portati via dal costone adiacente alla rete ferroviaria e destinati al falò dell'Immacolata, tradizione stabiese molto partecipata ma anche pericolosa. Va in tilt la Circumvesuviana, con l'azienda costretta a fermare le corse e a chiedere l'intervento delle forze dell'ordine e i sindacati che partono all'attacco: «C'è bisogno di maggiore sicurezza per tutti». L'Eav ci aveva provato già la setti mana scorsa ad arginare il problema: aveva consegnato ai macchinisti un ordine di servizio che indicava la velocità massima consentita nella tratta tra la stazione di Castellammare e la ex fermata di Castellammare Terme (ora dismessa): appena dieci chilometri orari. Nei pressi dei binari, in questo periodo, abbondano i tronchi di alberi. Un fenomeno strettamente connesso alla festa dell'Immacolata: ogni anno, infatti, la notte tra il 7 e 1'8 dicembre a Castellammare si usa accendere i falò, per rievocare l'antica leggenda dei marinai che, in balia delle onde in mezzo a una tempesta, furono salvati dalla Madonna.
 
Soprattutto i ragazzi, però, fanno a gara ad accendere il falò più imponente e per giorni si accaparrano la legna abbattendo gli alberi che si trovano nell'area boschiva a ridosso del binari della Circum. Per raggiungere l'obiettivo, si intrufolano nella sede ferroviaria, tagliano tronchi in modo indiscriminato (peraltro senza curarsi delle conseguenze che tale attività potrebbe comportare nel tempo) e li portano via. Solo che spesso lasciano lungo la rete ferroviaria rami e sterpaglie o addirittura interi tronchi, per poi andarli a riprendere tempo dopo, magari meglio attrezzati per trasportarli. Risultato: sui binari abbondano ostacoli che possono rappresentare un pericolo per il treno in transito. Il limite alla velocità, però, non è bastato: ieri mattina un paio di convogli hanno addirittura dovuto fermarsi, per evitare di impattare contro i tronchi. Allora i responsabili dell'Eav hanno chiamato i vigili del fuoco e gli agenti di polizia municipale, e inviato i cantonieri a rimuovere gli alberi. Tre ore di stop, da mezzogiorno alle tre, poi la circolazione è tornata regolare. L'Eav aveva predisposto anche un servizio automobilistico sostitutivo con otto autobus ma gli operai hanno finito prima del previsto, anche se i ritardi e i disagi sono stati inevitabili per tutta la giornata. Inevitabili anche le polemiche, con i sindacalisti dell'Orsa che sottolineano come da tempo avessero lanciato l'allarme: «Avevamo detto che abbassare la velocità non serviva, bisognava intervenire in tempo e liberare la rete, solo così si garantisce la sicurezza al personale e ai passeggeri. Ogni anno di questi tempo gli alberi del costone vengono impunemente tagliati mentre sulla tratta ferroviaria non vengono neanche più tagliati rami delle piante che la invadono, lasciando in vece che si consumino strusciando vicino ai treni. È necessario che la manutenzione riparta, prima che avvenga una tragedia». Accuse anche sui social network: «Tenetevele care le vostre tradizioni. Io mi accontento delle parole di due turisti seduti accanto a me, che mi dicono che altrove c'è più civiltà», scrive una viaggiatrice. Per altro, nel 2009 lungo la stessa tratta un albero crollò sulla sede ferroviaria proprio mentre passava un treno, provocando gravi ferite al capotreno e al macchinista. Da allora il convoglio è obbligato ad andare a 20 chilometri orari. Ieri ha dovuto addirittura fermarsi.

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