mercoledì 21 dicembre 2016

Vitalizi ai consiglieri, stop al blitz

Vincenzo De Luca
De Luca sconfessa l'accordo in commissione: qui nemmeno l'ombra della casta

Fonte: Gerardo Ausiello da Il Mattino 

Regione Campania - Niente nuovo vitalizio camuffato da sistema previdenziale. Ci pensa il governatore Vincenzo De Luca a rompere il patto consociativo siglato in Consiglio regionale tra ampi pezzi della maggioranza ed ampi pezzi del centrodestra. Lo fa annunciando che nella riunione di oggi dell'assemblea, con all'ordine del giorno la legge di stabilità, proporrà ai consiglieri di «eliminare il problema per dimostrare che in Campania non si tollera nemmeno l'ombra della casta. Noi - chiarisce ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli - siamo un esempio di rigore spartano». Sarà lo stesso presidente della giunta, quindi, ad intervenire in aula sollecitando la propria maggioranza a riportare il provvedimento «all'attenzione delle commissioni competenti» per ulteriori approfondimenti. Un modo per chiudere le violente polemiche esplose in questi giorni dopo la pubblicazione di una serie di articoli de II Mattino ripresi ieri da Il Fatto Quotidiano. «Nessuno - avverte De Luca - deve avere la possibilità di strumentalizzare o di equivocare, questa è la casa di vetro, dove non si fanno inciuci e non si fa nulla sottobanco, diversamente dal Comune di Roma dove non so con quali soggetti e in quali stanze si discute» dice, m polemica con i grillini.
 
Poi il presidente della Regione puntualizza che «non si tratta in realtà di vitalizi ma di contributi pensionistici dovuti», non risparmiando le solite critiche ai giornalisti. Il Mattino, tuttavia, ha più volte chiarito che, così come sono state immaginate, le regole previdenziali previste nel famigerato articolo 5 del maxi-emendamento alla legge di stabilità sono di fatto una sorta di vitalizio camuffato perché ad un consigliere basterebbe completare una sola legislatura per maturare il diritto ad una pensione da percepire tutta la vita dai 65 anni in poi (che possono scendere a 60 perché per ogni anno di mandato consiliare oltre il quinto l'età richiesta per il conseguimento del diritto al trattamento previdenziale è diminuita di un anno, con il limite a 60 anni). Stando dunque all'impegno assunto dall'ex sindaco di Salerno, il blitz tentato in Consiglio non dovrebbe produrre alcun effetto. Se ne riparlerà allora nei prossimi mesi, magari al termine di un lungo lavoro istruttorio per mettere a punto una legge maggiormente equilibrata e più vicina al mondo e alla vita reale. Con questa mossa De Luca sconfessa di fatto la propria maggioranza, che ha infilato nella legge di stabilità una norma ad hoc senza fornire alcuna spiegazione di merito all'opinione pubblica. Così, oltre a mettere a punto una misura per certi aspetti assolutamente discutibile, il centrosinistra ha sbagliato anche nel metodo. E a nulla è servito il tentativo di fare sponda con pezzi dell'opposizione, che pure hanno visto nel nuovo sistema previdenziale una ghiotta occasione per ottenere una pensione a condizioni assai vantaggiose. I consiglieri regionali, però, avevano, come si suoi dire, fatto i conti senza l'oste, cioè De Luca, il quale si è affrettato a bloccare un'operazione ambigua e scivolosa che stava producendo un grave danno d'immagine all'amministrazione da lui guidata. In questo modo ha spazzato via anche gli sforzi compiuti poche ore prima dall'ufficio legislativo della Regione, che aveva provato ad arrampicarsi sugli specchi con una nota morbida scritta d'intesa con il presidente della commissione Bilancio Franco Picarone. «Sui temi della trasparenza -chiosa infatti il governatore - sfido chiunque, a partire da tutti i gruppi presenti in Consiglio regionale». Un preciso messaggio rivolto al Movimento 5 Stelle, che lancia spesso accuse su questi temi, ma anche un avvertimento alla maggioranza a concentrarsi sui problemi più urgenti, che stanno a cuore ai cittadini. Poi l'ex sindaco di Salerno difende la legge di stabilità, «dove ci sono risparmi e una serie di interventi per la riduzione dei costi della politica». Quanto al blitz della Guardia di Finanza a Palazzo Santa Lucia nell'ambito dell'inchiesta che lo vede coinvolto per istigazione al voto di scambio, taglia corto: «Non so nulla, questi blitz non mi fanno ne caldo ne freddo, sono relativi ad informazioni che si stanno raccogliendo in merito al famoso incontro all'hotel Ramada. Lasciamo perdere, non ci sono parole». Infine De Luca, facendo gli auguri ai campani, prova a sdrammatizzare con una battuta: «A Natale le fritture di pesce sono bandite, non vorrei prendere un altro avviso di garanzia. Meglio gli struffoli...».

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