lunedì 19 dicembre 2016

"Sicurezza sui mezzi pubblici, nessuno è al sicuro"

di Umberto De Gregorio, Presidente Eav 

Sicurezza? Una priorità. Ma chi è oggi sicuro? Non io, amministratore, soggetto alle ire dei creditori, dei dipendenti, dei lavoratori dell'indotto, di qualche squilibrato. Non mancano le lettere anonime. I conducenti dei treni dell'Eav hanno protestato per la sicurezza. Mi unisco alla loro protesta. È anche la mia. Ma contro chi protestano? Non credo contro l'azienda. Abbiamo fatto e facciamo ogni sforzo. Abbiamo inventato una pistola virtuale (le applicazioni di VERA e SAM) per la protezione di utenti e dipendenti, che la utilizzano ancora troppo poco. Non possiamo certo mettere guardie giurate in ogni stazione, in ogni treno ed autobus. Impossibile. Abbiamo chiesto aiuto alle forze dell'ordine: ci è stato negato, non hanno risorse, insomma, hanno i nostri stessi problemi. D'altronde il commissariato di Bagnoli la scorsa notte è stato assaltato da una trentina di persone, come un fortino del Far West, ed un'agente è rimasta ferita. Oggi alle 8 ero alla stazione Circum di Boscoreale per inaugurare dei lavori fatti in sinergia con la stazione: ho trovato il bigliettaio di Eav con due poliziotti, chiamati in soccorso perché una cinquantina di extracomunitari volevano entrare senza biglietto, minacciavano e vandalizzavano. Un autista della gomma a Pagani è stato derubato ieri mentre era in servizio. Nella santa messa per il Natale celebrata con il Cardinale ed il Presidente della Regione, nell'officina di Ponticelli, con centinaia di dipendenti, mentre i treni fischiavano la loro protesta, ho pronunciato le seguenti parole: "Il vandalismo e la microdelinquenza imperversano.


La sicurezza dei lavoratori e degli utenti è una priorità per l'azienda, ma è un tema che investe tutto il territorio dove l'azienda opera e tutto il TPL campano e non può quindi essere risolto dall'azienda con le sue sole forze". Credo che occorra fare di più. Il terna sicurezza va affrontato a livello politico nazionale, con pene più severe (con particolare riferimento alle baby gang, oggi sostanzialmente impunite e libere di fare quello che vogliono) e con maggiori risorse finanziarie specificamente destinate a questo capitolo alle imprese che svolgono un servizio pubblico in territori particolarmente a rischio. Sulle Ferrovie dello Stato vi è la Polizia ferroviaria, a noi non è concessa. Perché?

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