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Arturo Manganaro |
Vico Equense - Il piano sociale di zona è l’ufficio intercomunale che si occupa dell’assistenza alle fasce deboli della popolazione, in particolare disabili e anziani. In penisola sorrentina da gennaio sarà chiuso, e sostituito dall’azienda speciale consortile. La necessità di creare ad un nuovo soggetto, è motivata dall’esigenza di adeguarsi alle nuove normative - corruzione, trasparenza, contabilità degli enti locali, appalti e riforma del lavoro e del terzo settore - e di dotare i territori di reti di protezioni sociali efficaci. Sulla costituzione di un’azienda speciale i Sindaci della Penisola sorrentina sono tutti d’accordo e si sono dati una scadenza: entro fine anno tutti i Consigli comunali dovranno approvare lo statuto della nuova azienda per i servizi sociali. Eppure i dubbi sull’efficacia del nuovo soggetto giuridico sono tante.
Arturo Manganaro, dirigente del Comune di Vico Equense e responsabile del settore politiche sociali, questa settimana, in una lunga intervista su Agorà manifesta le proprie perplessità. Si rischia, secondo il dirigente comunale, di duplicare i costi e limitare il ruolo dei Comuni. Infatti, questo nuovo soggetto giuridico è del tutto autonomo, con un proprio bilancio, revisori, c.d.a., e assemblea dei sindaci con altri costi. La delibera per approvare lo statuto della nuova azienda consortile non è ancora arrivata nel Consiglio comunale di Vico Equense. Sull’argomento Manganaro dichiara che, per primo si dovrà esprimere il Collegio dei revisori dei Conti. Il funzionario, si legge ancora nell’intervista, evidenzia di aver già manifestato all’Amministrazione comunale le sue perplessità di natura tecnico/contabile. “Non entro nel merito delle scelte politiche – chiarisce Manganaro – ma certamente dovrò cautelarmi nell’esprimere un parere.”
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