Vico Equense - Disservizi postali e mancata consegna della posta. La Città di Vico Equense è tra le tante a vivere un periodo di vero e proprio caos, per quanto riguarda Poste Italiane. Il disagio interessa diversi comuni del territorio provinciale, dove ormai da mesi non si riceve più la corrispondenza con notevoli conseguenze sulla vita dei cittadini, in primis il ritardo del pagamento delle bollette. La gente è ormai stanca di non ricevere, da settimane, la corrispondenza. Giorni di attesa, ad aspettare invano. “Per il secondo mese di seguito, non ho ricevuto la bolletta del telefono”, ci scrive un utente, lamentandosi dei disagi. Il nuovo sistema di recapito a giorni alterni, varato a ottobre dalle Poste, arranca, accumula, ritarda, e a pagarne il prezzo non sono solo gli utenti ma anche gli stessi lavoratori, i primi a dover fronteggiare la rabbia della gente. Il «sistema nuovo» si chiama recapito a giorni alterni, e ha mandato in soffitta il caro, vecchio portalettere di zona. Il meccanismo a giorni alterni - varato, a tappe, su tutto il territorio nazionale fin dal 2015 e partito in Campania lo scorso mese - prevede, per la sola posta ordinaria (non le assicurate, le raccomandate, i pacchi e la posta prioritaria, che seguono un altro percorso) non più la consegna quotidiana ovunque ma uno scaglionamento per zone a giorni alterni. Una settimana si consegna solo i giorni pari, quella dopo solo i giorni dispari, con un’inevitabile rotazione dei postini, chiamati a lavorare su più località. Con la nuova organizzazione l’azienda ha ricollocato in altre mansioni 150 portalettere. Restano in servizio solo 550 persone su cui si è scaricato tutto il servizio. I postini sopravvissuti ai tagli si ritrovano ogni giorno a dover evadere il doppio del carico, nello stesso tempo di lavoro, e a dover servire anche zone diverse da quelle cui sono abituati, con meccanismi di rotazione che disorientano loro per primi.
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