domenica 4 giugno 2017

Bus turistici vietati sull`Amalfitana, scatta il ricorso al Tar

Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino

Sorrento - All'orizzonte c'è un'estate incandescente. Per le temperature, certo, ma anche per lo scontro tra Anas e 20 imprese di trasporto attive m provincia di Napoli. Motivo del contendere è l'ordinanza con cui la società che gestisce la rete stradale italiana ha vietato il transito sulla statale 163 Amalfitana agli autobus turistici di lunghezza superiore agli otto metri: un provvedimento volto a decongestionare l'arteria e destinato a restare in vigore fino al 31 ottobre, inclusi i giorni festivi e prefestivi e i ponti del 2 giugno e di Ferragosto. Durissima la presa di posizione dei titolari delle ditte che hanno incaricato gli avvocati Pietro Venanzio, Liberato Orsi e Salvatore Sorrentino di presentare ricorso al Tar per ottenere l'annullamento dell'ordinanza. Quest'ultima, infatti, potrebbe mettere definitivamente in ginocchio il settore del trasporto turistico in penisola sorrentina e nel resto del Napoletano. Con l'Amalfitana off-limits per i bus di grandi dimensioni, infatti, le imprese rischiano una sensibile riduzione del giro d'affari e di vedersi costrette a licenziare parte del personale. m realtà, il provvedimento sta già creando problemi.
 
«Essendo intervenuta a stagione inoltrata, l'ordinanza ci sta impedendo di far fronte alle prenotazioni ricevute», spiegano i titolari delle ditte. In più, per aggirare il divieto, molte imprese stanno trasportando i turisti a bordo di più pullman, ma di dimensioni inferiori a quella vietata. Con due conseguenze: un aumento dei costi e un tira e molla con le agenzie di viaggio che non gradiscono il frazionamento dei gruppi di vacanzieri. Nel mirino c'è pure la possibilità di un lasciapassare per gli autobus «di proprietà di persone fisiche o giuridiche residenti nei Comuni della Costa d'Amalfi» che siano in possesso di una deroga concessa dalla stessa amministrazione che ha rilasciato loro la licenza di trasporto. Una norma che, secondo i titolari delle ditte di trasporto attive nel Napoletano, «crea un'insopportabile discriminazione tra imprese in barba alla libertà di circolazione, di stabilimento e di prestazione dei servizi tutelate dall'ordinamento europeo». Ecco perché, oltre il ricorso al Tar che sarà presentato domattina, si annunciano clamorose proteste nei pressi delle sedi Anas e sulle strade: i titolari delle imprese di trasporto potrebbero presto decidere di intasare la statale 163 Amalfitana facendo circolare decine e decine di autobus vuoti e di lunghezza rigorosamente inferiore agli otto metri. «Vogliamo difendere inostri diritti - concludono gli imprenditori - e indurre l'Anas a instaurare un dialogo costruttivo con gli operatori del settore, scongiurando così ulteriori decisioni prese senza il loro coinvolgimento». Ma che cosa ne pensano i sindaci della costiera amalfitana? Per Michele De Lucia, primo cittadino di Positano, l'ordinanza va modificata perché troppo blanda: «Da anni siamo vittime di traffico e smog, senza considerare gli ostacoli per le ambulanze. Il provvedimento non ha migliorato la situazione e va quindi inasprito eliminando le deroghe, che alcuni Comuni rilasciano anche a ditte della penisola sorrentina, e consentendo il transito ai soli mezzi del trasporto pubblico locale. Non se ne può più, la Costiera è ormai al collasso».

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