Gennaro Cinque |
Vico Equense - A Massa Lubrense, nei giorni scorsi, si è svolto un incontro di approfondimento sul tema della gestione dei rifiuti. A organizzare il summit al quale hanno partecipato i rappresentanti dei comuni di Sorrento, Massa Lubrense, Sant’Agnello, Meta e Vico Equense, assente Piano di Sorrento, il consigliere dell’Ato 3 rifiuti Sonia Bernardo. Sul tavolo di lavoro la normativa regionale che trasferisce agli Ato il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. La norma regionale offre due possibilità: trasferire il servizio di raccolta e smaltimento all’Ato 3 o creare un sub ambito della penisola sorrentina. Di fronte a questi scenari si è proposto la soluzione del sub-ambito, che è più aderente per la nostra realtà territoriale. Il sub-ambito della costiera includerebbe anche le isole di Capri e Ischia. Su questo punto il presidente dell’Ato 3 Andrea Manzi, sindaco di Casamarciano, si è impegnato per una modifica del regolamento regionale per cui le isole siano a parte, avendo analoghe problematiche per la gestione dei rifiuti, legate soprattutto al trasporto. L’Assessore all’ambiente del Comune di Vico Equense Gennaro Cinque ha evidenziato che in questa fase creare il sub-ambito significa avviare un percorso. “Ciò – precisa Cinque – non significa, dall’inizio, avere un unico soggetto gestore”.
Il territorio della penisola sorrentina ha una sua omogeneità con servizi dedicati al turismo che non trovano corrispondenza in altre zone della Campania e i vari enti locali hanno un servizio di raccolta dei rifiuti “porta a porta” che consente il raggiungimento di una percentuale di differenziata anche superiore all’obiettivo fissato dalla Regione Campania. Di qui la proposta di costituire un sub-ambito, ma per fare questo bisogna fare squadra e lavorare insieme, mettendo da parte i confini territoriali, nell’interesse generale dei cittadini. I Comuni presenti all’incontro concordano esprimendo parere favorevole a questa idea. Per quanto concerne la problematica delle isole l’Assessore Cinque ha sottolineato che l’esclusione non deve rappresentare un ostacolo. “Tuttavia – spiega Cinque - è necessario avere una stima dei costi dell’operazione e soprattutto conoscere quali sono i vantaggi concreti per i cittadini, considerando che l’esperienza precedente relativa al settore della gestione dell’acqua non è stata così vantaggiosa.”.
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