domenica 7 aprile 2019
Salva Mare
Vico Equense - Il Consiglio dei Ministri ha adottato il decreto salva mare, che consente ai pescatori di raccogliere i rifiuti pescati e conferirli a terra per lo smaltimento. La Città di Vico Equense, insieme ad altri comuni della penisola sorrentina, già nell’ottobre 2018 adottò questo sistema con il progetto “Fishing for litter”, condiviso da Legambiente, Area marina protetta di Punta Campanella, Capitaneria di porto, Comuni e Cooperative di pescatori. La campagna, “Fishing for litter”, che ha coinvolto l’amministrazione comunale di Vico Equense, attraverso l’assessorato al demanio, guidato da Angelo Castellano, è stata attuata da otto barche della cooperativa San Francesco di Paola. I pescatori durante la loro attività hanno differenziato anche i rifiuti che accidentalmente sono stati intrappolati nelle loro reti. L’attuazione di questa campagna di rimozione ha avuto il duplice obiettivo di contribuire al miglioramento della qualità dell'ambiente marino a livello locale e di promuovere misure concrete di sensibilizzazione dei pescatori e degli stakeholder del settore per limitare l'abbandono volontario e la perdita accidentale dei rifiuti e degli attrezzi da pesca in mare. Questa iniziativa, che ha trovato sponda nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, è nata da un suggerimento della Fondazione Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica, nel salernitano, ucciso dalla criminalità organizzata nel 2010. Il protocollo "Fishing for Litter" ha consentito alle cooperative di trascinare a riva tonnellate di spazzatura. Nel 78 per cento dei casi si è trattato di plastica, nel 9% di metallo, nel 4 di vetro e di tessuti. Non sono mancati carta, cartone, gomma, rifiuti medici, sanitari e misti che i pescatori hanno affidato alle ditte deputate allo smaltimento.
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