di Ilenia De Rosa - Il Mattino
Vico Equense - Cttà ancora senza Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche (Peba). In realtà a Vico Equense se ne sta parlando dal 2019 ma del documento necessario per monitorare e superare le barriere presenti nel territorio non c'è ancora traccia. Risale, infatti, a quattro anni fa la delibera di consiglio comunale avente per oggetto "atto di indirizzo per l'elaborazione del Peba" con l'indicazione di un termine ultimo: il 2020. Da allora niente di fatto. A sollevare tale mancanza sono stati il consigliere di minoranza Giuseppe Alvino e il garante peri diritti delle persone con disabilità Emilia Terracciano. Nell'ultimo consiglio comunale la minoranza ha interrogato l'amministrazione comunale sull'argomento poiché secondo la normativa vigente, tutti i Comuni dovrebbero essere provvisti di questo strumento. «Non c'è stato un riscontro preciso -spiega il consigliere del Pd Alvino -. Il vicesindaco ha detto che verrà realizzato in seguito, quando si farà il Puc ma il deliberato consiliare del 2019 dettava tempi precisi per la realizzazione del Peba, il 2020, immaginando tutta una serie di azioni da adempiere, come un apposito capitolo del bilancio comunale con adeguate risorse, un logo, azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento delle associazioni. Cose che non sono state fatte». Il Peba è lo strumento attraverso il quale l'amministrazione comunale è in grado di rilevare e classificare tutte le barriere architettoniche presenti negli spazi pubblici cittadini e soprattutto individuare, in modo organico, le modalità e le risorse necessarie per la loro definitiva eliminazione.
«Ci stiamo lavorando» assicura il sindaco di Vico Equense Peppe Aiello. Nell'esposizione della sua relazione dell'attività svolta, il garante Terracciano ha sottolineato che «lo scorso gennaio è stata resa nota la prima condanna emessa in Italia nei confronti di un Comune a causa della mancata adozione del Peba. Il tribunale di Roma ha condannato l'Ente per condotta discriminatoria indiretta, attuata in forma collettiva, nei confronti delle persone con disabilità». A Vico Equense gli spazi pubblici e i servizi inaccessibili alle persone con disabilità in effetti non sono pochi. Basti pensare ai marciapiedi del centro o ai paletti e ai cancelli che impediscono l'ingresso in alcune zone del territorio. Anche le frazioni presentano zone difficoltose: solo per fare un esempio nella frazione di Bonea, in vìa Sant'Andrea, un cancello impe- disce l'ingresso a chi sta in carrozzella.
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