di Tiziano Valle - Metropolis
Castellammare di Stabia - «E' urgente che vengano aperti nuovi punti di pronto soccorso, per alleggerire il carico sull'ospedale San Leonardo». E' questo l'appello che lancia il sindaco di Castellammare, Luigi Vicinanza, dopo gli episodi di violenza che si sono registrati negli ultimi giorni nel presidio stabiese. Due, per la precisione, a distanza di poche ore uno dall'altro. Nel primo caso, un'infermiera è stata aggredita da un paziente con sputi e un tentativo di colpirla al volto. Cinque i giorni di prognosi per l'operatrice sanitaria, che ha deciso di denunciare l'accaduto ai carabinieri. Proprio i militari sono stati costretti a intervenire a distanza di poco tempo, per un'altra aggressione ai danni di un'infermiera e di una guardia giurata da parte di un familiare di un paziente ricoverato. In questo caso, l'uomo è stato anche individuato e arrestato dai carabinieri, che gli hanno contestato anche il reato di rapina impropria, per essersi impossessato di materiale dell'operatrice sanitaria che ha avuto una prognosi di 10 giorni. «Esprimo la mia più sentita solidarietà all'infermiera e al personale sanitario dell'ospedale San Leonardo di Castellammare, vittime, loro malgrado, di un'ingiustificabile aggressione - ha detto il sindaco Luigi Vicinanza - Questi episodi di violenza sono purtroppo una realtà sempre più frequente in tanti ospedali italiani, in particolare dopo la pandemia Covid, conseguenza di un sistema sanitario sotto pressione e di un'organizzazione che fatica a rispondere alle necessità dei cittadini».
Un tema che ormai da qualche anno stanno sollevando i sindacati e che più volte è stato oggetto di confronti anche con la Prefettura di Napoli che, proprio al pronto soccorso di Castellammare, ha deciso di potenziare i controlli. Senza dimenticare che la stessa Asl Napoli 3 Sud ha messo in atto delle iniziative che dovrebbero garantire un sistema di accesso al pronto soccorso che ha come obiettivo quello di garantire la sicurezza del personale. Tutte pezze che purtroppo non riescono a fermare le falle di un'assistenza di pronto soccorso che nonostante l'impegno degli operatori, sconta problemi strutturali enormi. Gli utenti lamentano che nel reparto di frontiera dell'ospedale San Leonardo il rischio è quello di essere assistiti anche dopo 5-6 ore dall'accesso, fno ad arrivare alle 10-12 ore nei momenti di maggiore afflusso. Questo perché purtroppo il pronto soccorso dell'ospedale San Leonardo è diventato unico riferimento di un territorio troppo vasto e con un bacino d'utenza sproporzionato rispetto a quelle che sono le capacità, anche strutturali, di assistenza. «È urgente che vengano aperti nuovi punti di pronto soccorso, per alleggerire il carico sulla struttura stabiese e garantire condizioni di lavoro più sicure per tutti gli operatori sanitari che ogni giorno svolgono il proprio lavoro con dedizione, nonostante condizioni spesso difficili e rischiose», ha detto nella giornata di ieri il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, facendo proprio l'appello che sindacati, comitati e utenti, rilanciano fin dalla fine della pandemia.
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