giovedì 25 ottobre 2007

Un comitato non è un Partito

Vico Equense - In questi giorni si discute molto di Partito democratico e di forme nuove di partecipazione. Giuliano Ferrara attraverso il Foglio ha lanciato una proposta, quella di abolire il sistema del tesseramento. Dopo aver riposto nell’armadio l’intero bagaglio simbolico, adesso anche la tessera. Non è una tessera a definire le idee del proprio impegno politico. Però poi c'è la modalità con cui si sceglie di respingere quest’impegno, e per molti, tanti, questa modalità, questa struttura se vogliamo, è stato, è e sarà la forma Partito. Giorni fa sono stato trattenuto da un cortese e gentile signore, che m’invitava, argomentando, ad intervenire al “comitato promotore del Pd” che non si è sciolto e continua ad avere una sua vita politica. Spiegare, in pochi minuti, le proprie ragioni non è facile. Un comitato non è un partito, ma solo una sommatoria di persone che si vedono. Iscriversi ad un partito vuol dire identificarsi in una scala di valori che non solo ti da diritti ma ti da anche tanti doveri: la militanza, la responsabilità ecc.. Credo che occorra fare una riflessione seria sulle regole. Bisogna stare attenti tra partecipazione e uso strumentale della partecipazione. Perchè è giusto che a decidere di una comunità, dei suoi progetti, dei suoi valori, sia la comunità stessa, chi si sente identificato in quella comunità. Ma questo lo si potrà fare, quando diverremo partito, altrimenti il rischio che si corre è che paradossalmente chi ha più potere, libero da regole, ad ogni occasione farà valere il “grado”, deformando la libera e paritaria discussione ed il libero e paritario confronto di idee.

1 commento:

Anonimo ha detto...

A Vico a reggere il partito democratico è un gruppo di bambini tanto volenterosi quanto inconsistenti, accomopagnati da qualche adulto meno volenteroso e ancor di più inconsistente.
Contemporaneamente la destra macina voti di scambio, favori, maneggi, forte di un potere politico e economico borderline tra legalità e illegalità.
Chi pensa che la finta novità dei bambini in politica o l'esperienza di qualche anziano con 4 voti, ritorni a fare vincere la sinistra a Vico prima di vent'anni è un piripacchio.
Che pena.