giovedì 27 novembre 2008

Spiaggia sommersa dalle onde, Sos per Alimuri

Meta - Sos per la marina di Alimuri dove le mareggiate di questi giorni, oltre a devastare le strutture degli stabilimenti balneari e delle attività turistiche hanno anche fatto sparire l’ultimo lembo di sabbia esistente. A lanciarlo sono gli operatori della zona i quali, mentre sono al lavoro per mettere in sicurezza quanto è sfuggito alla furia del mare, già si preoccupano della prossima stagione turistica. «Adesso più che mai c’è bisogno di interventi urgenti e duraturi di protezione del litorale: non basta più trasportare semplicemente la sabbia da una parte all’altra del versante», dicono gli operatori. Da oltre cinque anni giace nei cassetti della Regione il progetto «coste sicure» che prevede seri interventi per arginare l’effetto delle mareggiate e allo stesso tempo bloccare il fenomeno dell’erosione. E per fare eseguire i lavori in tempi stretti comuni di Meta, Piano, Sant’Agnello e Massa Lubrense avevano firmato un accordo finalizzato a ottenere e impiegare meglio i finanziamenti della Regione. Purtroppo, però, dall’epoca della presentazione del progetto nessuno si è più preoccupato di seguire l’iter e, sebbene i fondi fossero stati già stanziati, sono rimasti inutilizzati. Motivo? Il piano è stato sottoposto alla cosiddetta «valutazione di impatto ambientale» e da allora nessuno ne ha saputo più nulla. «Negli ultimi giorni ci sono stati degli incontri per dare una forte accelerata al progetto», spiegano dal Comune. Intanto però centimetro dopo centimetro la costa di Meta continua a perdere l’arenile. A rischio sono tutte le attività turistiche. Non a caso il bilancio delle mareggiate degli ultimi giorni è disastroso, con diverse imbarcazioni distrutte e stabilimenti balneari danneggiati. Ad avere la peggio sono state le strutture del ristorante «La Conca» nei pressi della marina di Alimuri. Qui, la violenza delle onde ha divelto pali e tavolati messi a protezione dell’ingresso del locale e delle vetrate esterne consentendo alle acque di raggiungere e inondare la sala e la cucina. Notevoli i danni agli arredamenti e alle attrezzature, considerato che l’acqua ha completamente ricoperto il parquet di legno. E pensare che appena lo scorso anno i titolari dei lidi avevano inviato una richiesta di aiuto con oltre trecento firme per chiedere all’amministrazione comunale di intervenire per arginare il fenomeno dell’erosione della costa. «Ormai l’immagine di questo tratto di litorale è stravolta ed è sparita quasi totalmente la sabbia - si legge nell’esposto - Oltre a essere messo a rischio l’equilibrio ambientale della zona, a risentirne è soprattutto l’economia turistica legata alla balneazione». Insomma, il tratto di litorale compreso tra la zona della Stella Maris e la Conca, uno dei più frequentati dell’intera Costiera, appare come un’enorme distesa di ciottoli. Mentre la sabbia, a causa delle forti correnti, si è andata ad accumulare intorno al porto in costruzione. «In dieci anni - concludono preoccupati gli operatori turistici - il volto di quest’angolo di costa è stato completamente stravolto senza che nessuno sia stato in grado di arginare il fenomeno. La spiaggia storica che nell’ultimo mezzo secolo ha accompagnato le vacanze di residenti e villeggianti, ormai non esiste più». (Francesco Aiello il Mattino)

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