lunedì 10 maggio 2010

Regione, gli assessori aumentano. Caldoro pensa di portarli da 12 a 14

Regione Campania - Dopo le irate denunce contro sforamenti e sprechi bassoliniani, davvero il primo segno del nuovo corso regionale potrebbe essere la richiesta di una modifica statutaria, da parte di Caldoro, nella assemblea di domani? Il primo atto, di fronte ai nodi da affrontare, sarebbe chiedere un ok per aumentare le poltrone e poter sfamare gli appetiti di chi gli rende difficile la partenza? C’è chi, nel Pdl, non vede altra soluzione. L’Udc gioca al rialzo e chiede tre assessorati anziché i due “pattuiti” nell’accordo romano con il governo, puntando però — nel peggiore dei casi — a strappare un’altra postazione di governo alla Provincia di Napoli, oggi ancora mancante di due assessori. Lo stesso Popolo della Libertà campano appare tormentato e segnala a Caldoro acuti mal di pancia alla duplice indiscrezione: da un lato il governatore aumenterà il numero di “esterni” nell’esecutivo; dall’altro, sta valutando le sue scelte, non tanto segretamente, con il leader degli industriali Gianni Lettieri per la scelta di almeno due assessorati. Anche in virtù di questo dialogo serrato tra i due, la delega all’Innovazione andrebbe al rettore uscente Guido Trombetti, da sempre vicino alle concrete aspirazioni di svolta del territorio, incarnate dalle numerose e spesso aspre esternazioni di Lettieri; e il settore delle Attività produttive potrebbe toccare invece a Carmen Verderosa. Nomi di “tecnici”. Come quello, scelto da tempo, del preside di Ingegneria Edoardo Cosenza, per il quale sono pronte le deleghe per Lavori pubblici e Protezione civile. Altro nome sicuro, con delega all’Ambiente, è quello dell’ex sindaco di Mercato San Severino, Giovanni Romano, artefice di uno dei primi successi autentici di raccolta differenziata, mentre la Campania affondava nei rifiuti. Il patto Caldoro-Lettieri, un gentlemen agreement a suo tempo contratto tra la leadership nazionale e il “mancato” sfidante di Bassolino, farebbe infuriare i consiglieri come Pietro Diodato, Fulvio Martusciello. Tanto più se, a sostenere le loro ragioni, da Roma c’è il ministro Carfagna, il cui pacchetto di consiglieri rischia di salire a 5 ed avere un peso con l’ingresso in aula, al posto di Gambino, di Monica Paolino, moglie del sindaco di Scafati, molto vicino a Mara. «La vittoria a Stefano – sottolinea qualcuno -non gliel’hanno mica regalata i tecnici». Per non parlare dell’opzione preferite del premier. In lizza c’è Antonia Ruggiero. Da sistemare. (di Conchita Sannino da la Repubblica Napoli)

1 commento:

il3millennio ha detto...

3millennio. lo volete capire che l'unica soluzione e nel 3passo!!!!
scrivete su facebook la parola il 3millennio area discussione e leggete
LA VOLETE PRENDERE QUESTA DECISIONE!!!!! state vedendo che non ci riuscite neanche il g20 sanno cosa fare!!nella puntata di MISTERO DI GIOVEDI 1 LUGLIO,si e parlato di ufo e i messaggi che vi stanno inviando e che nessuno sa decifralli, io li so decifrare, so cosa vogliono dirvi.
comunque questo non e uno scherzo e un S.O.S i messaggi che state cancellando stanno tutti pubblicati, leggibbili a tutti soprattutto a chi scrivo. salviamo il mondo!!!!!
scritta a caldoro