martedì 14 giugno 2011

Lauro, referendum: non sottovalutare il significato politico

Sorrento - “Sottovalutare il significato politico di questi referendum sarebbe, oltre che miope, suicida, sia per il Governo che per la maggioranza parlamentare, senza alcuna sottile distinzione tra PdL e Lega. Ma sarebbe altrettanto suicida per le opposizioni parlamentari, se queste, demagogicamente, come stanno facendo in queste ore, ne traessero l’errato convincimento di aver già conquistato il consenso della maggioranza del popolo italiano e di avere già in tasca la responsabilità di governare il paese, senza passare per una leadership, per una coalizione e per un programma, che siano credibili.” Lo ha dichiarato il sen. Raffaele Lauro (PdL), membro della commissione affari costituzionali, in relazione ai risultati referendari. “La maggioranza del popolo italiano – ha aggiunto Lauro – resta ancorata ad una logica moderata, che non vuole correre avventure, ma esige che i problemi vengano affrontati e, concretamente, risolti. Ma questa maggioranza vive attualmente un profondo disagio, che il ceto dirigente del centro destra stenta a cogliere e a gestire.” “Bisogna abolire tutti i privilegi pubblici, eliminare gli enormi sprechi in essere, tagliare le rendite parassitarie, tassare le rendite finanziarie, superare i corporativismi, ridurre le ingiustizie sociali, dare reale uguaglianza a tutti i cittadini, approvare le riforme senza costo (decine di disegni di legge giacciono in Parlamento!), rilanciare lo sviluppo, puntando sulla ricerca, sull’innovazione e sulle giovani generazioni: fare una rivoluzione autenticamente liberale e democratica. Silvio Berlusconi - ha concluso Lauro – può guidare questa rivoluzione, finora mancata, se ritorna allo spirito originario della sua entrata in politica.”

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