sabato 28 gennaio 2017

I deportati vicani nei campi di concentramento

Vico Equense - Anche nella nostra Città ci sono storie incredibili, che meriterebbero di essere ricordate. Storie come quella di Franca Scaramellino, classe 1909, originaria di Vico Equense, figlia di un medico di provincia, che sposò Camillo Renzi, commissario di polizia nativo di Mugnano del Cardinale, responsabile della sicurezza del principe Umberto di Savoia e della moglie Maria Josè. Dopo l'armistizio, Renzi e consorte preferirono non seguire la famiglia reale in Svizzera perchè lui ritenne di dover restare in Italia, e divenne questore di Aosta. Là i contatti con la resistenza valdostana, il tradimento da parte dei colleghi, l'arresto e la deportazione a Dachau di entrambi i coniugi. Marito e moglie ben presto vennero separati: lui restò a Dachau, lei fu deportata nel lager femminile di Ravensbruck, ma riuscì a tornare a Napoli, portata dalla Croce Rossa, dove è morta nel 1991. Una donna che non ha mai voluto raccontare l'esperienza terrificante di quegli anni nemmeno ai suoi più stretti familiari, senza più risposarsi e pensando sempre al marito, di cui non è riuscita ad avere notizie certe fino alla sua morte. Notizie che sono arrivate solo nove anni più tardi, nel 2000, tramite ebrei valdostani che hanno scoperto che Camillo Renzi fu sparato a Dachau tra il febbraio e il marzo del 1945. A lui oggi sono intitolate strade, scuole e alla sua storia è stato anche dedicato un libro, "Camillo Renzi, commissario eroe". La moglie, Franca Scaramellino, riposa oggi nel cimitero di San Francesco pur essendo morta a Napoli, un ritorno alla terra natia perché legatissima soprattutto al borgo di Seiano.

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