mercoledì 24 maggio 2017

Migranti, ok al patto comuni e chiesa

Si tratta con le parrocchie 

Penisola sorrentina - Ieri pomeriggio i Sindaci della penisola sorrentina si sono incontrati con il prefetto di Napoli, Carmela Pagano, per affrontare il problema dell’accoglienza dei migranti, che oramai si trascina da qualche tempo. Presenti i sindaci Piergiorgio Sagristani (Sant’Agnello), Andrea Buonocore (Vico Equense), Lorenzo Balducelli (Massa Lubrense), gli assessori Massimo Coppola (Sorrento) e Pasquale Cacace (Meta) e il consigliere comunale Marialaura Gargiulo (Piano di Sorrento). Regge il patto tra diocesi e amministrazioni comunali, per l’accoglienza dei rifugiati, che ha ricevuto l’ok da parte della prefettura. Rimane sul terreno il problema degli immobili. Entro lunedì prossimo il Prefetto vuole una risposta su dove alloggiare i migranti, che saranno assegnati nei comuni da Massa Lubrense a Vico Equense. “In penisola – ha dichiarato il Sindaco di Sant’Agnello Piergiorgio Sagristani - non abbiamo fabbriche dismesse, capannoni o alberghi abbandonati da ristrutturare e destinare all’accoglienza dei migranti. Perciò lavoriamo in vista di una collaborazione con la chiesa locale”. Il ministero dell’Interno, ha previsto che i Comuni dovrebbero ospitare un migrante ogni 3mila abitanti. Di conseguenza, nei sei centri della costiera sorrentina dovrebbero complessivamente trovare posto circa 240 profughi. Venerdì 26 maggio, ore 11, i Sindaci s’incontreranno nuovamente al Comune di Sant’Agnello, per fare il punto della situazione ed elaborare una proposta da trasmettere alla prefettura. Stando a quando trapela dagli uffici della Curia, l’Arcivescovo Francesco Alfano è disponibile a offrire un tetto ai rifugiati, ma non intende esercitare alcuna forma di pressione sulle parrocchie.

Questo significa che i Primi cittadini dovranno trattare direttamente con i responsabili delle comunità ecclesiastiche locali. Il patto Diocesi-Comuni, comunque, non è l’unica soluzione sul tavolo. Al vaglio ci sono altre tre ipotesi. In base alla prima, ciascun Comune potrebbe aderire al protocollo Anci ottenendo così fondi per la ristrutturazione di un immobile nel quale ospitare i migranti. In base alla seconda, invece, ogni amministrazione potrebbe concedere un edificio in uso alla Prefettura: in questo caso, il numero dei rifugiati da accogliere potrebbe essere dimezzato. L’ultima eventualità prevede che sia l’ufficio territoriale di governo a individuare le strutture della Costiera in cui dare alloggio ai migranti.

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