giovedì 22 febbraio 2024

Pizza e vino: arte dell'abbinamento, insieme AVPN e AIS Campania

Napoli - "La costante evoluzione delle pizzerie passa anche attraverso un elemento fondamentale come l'abbinamento; la pizzeria del futuro dovrà necessariamente assomigliare sempre di più ad un ristorante specializzato e proporre una carta dei vini in grado di soddisfare una clientela sempre più esigente. Proprio per questo abbiamo deciso di fornire ai nostri affiliati, e non solo, uno strumento che consenta loro di padroneggiare questa materia che richiede certamente istinto ma anche delle nozioni tecniche. Questo appuntamento in Umbria è stata la premessa del lavoro che verrà presentato a Napoli, nel mese di luglio, durante le giornate di celebrazione del quarantennale dell'Associazione". - Così Antonio Pace, presidente dell'Associazione Verace Pizza Napoletana, spiega il senso dell'iniziativa svoltasi in Umbria: la presentazione del manuale che AVPN, in collaborazione con AIS Campania, dedica all'abbinamento pizza-vino. Un primo step, sottolineano dall'Associazione, "che ha avuto un teatro d'eccezione quale il Castello di Solfagnano, una delle dimore più suggestive dell'Umbria dove il fascino dell'antico si unisce a una produzione enologica d'eccellenza". Castello di Solfagnano, con la sua produzione, iscrive il suo nome come primo nella lista della realtà enoiche italiane che prenderanno parte al progetto. Qui il board dell'Associazione con alcuni dei suoi maestri pizzaioli si è confrontato con Tommaso Luongo, presidente AIS Campania e con un gruppo di giornalisti del settore per un panel su cosa significhi definire una metodologia sull'abbinamento pizza-vino adottabile in tutto il mondo.

 

Al centro del tavolo un parterre di etichette proposte da Castello di Solfagnano e altre selezionate da AIS Campania, alla ricerca del giusto abbinamento con le diverse tipologie di pizza. Dalle classiche alla fritta, per arrivare a quella dolce passando per le pizze dell'Orto, del Mare, del Bosco, del Casaro, del Salumaio, del Cuoco e del Macellaio, per un percorso di degustazione che inizia dal territorio ma guarda oltreconfine, con l'obiettivo di migliorare la qualità dell'abbinamento nelle pizzerie. "Questo progetto - afferma Tommaso Luongo - nasce dal desiderio di raccontare i metodi di abbinamento che ogni pizzaiolo del circuito AVPN potrà adottare e adattare ai sapori del proprio prodotto. In questa occasione siamo partiti con una proposta di vini territoriali, umbri e campani, per tracciare le prime linee guida e per dimostrare come la pizza, anche al di fuori dei gusti tradizionali, possa dialogare con un determinato vino seguendo i canoni dell'abbinamento. Il manuale, infatti, si pone come uno strumento professionale per affiancare tutti i pizzaioli dell'Associazione nella scelta di un wine pairing coerente e in grado di offrire al cliente un'esperienza quanto più piacevole possibile". (Ansa)

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