venerdì 22 marzo 2024

Ospedali, medici in fuga i sindacati invocano l'Asl

Giuseppe Russo
di Francesca Mari - Il Mattino

IL CASO

Dieci ortopedici per cinque ospedali con un bacino di oltre un milione di persone. Carenza di medici di emergenza-urgenza, ma anche di cardiologi, radiologi, infermieri. La fuga dei camici bianchi diventa un problema sempre più impellente per l'Asl Napoli 3 Sud, come per il resto del paese d'altronde, e l'azienda affanna per offrire i livelli assistenziali che vorrebbe. Dopo le proteste delle associazioni, soprattutto per la congestione dei Pronto soccorso - gli ospedali afferenti alla Napoli Sud sono quelli di Nola, Torre del Greco, Boscotrecase, Castellammare di Stabia e Sorrento (Pollena Trocchia e Gragnano non sono del tutto attivi)- adesso fanno sentire la propria voce i sindacati che chiedono un incontro ad horas alla direzione generale dell'Asl Napoli 3 Sud proprio sulle «problematiche assistenziali». 

L'APPELLO

Nel corso di una riunione tenutasi nei giorni scorsi, a cui hanno preso parte tutte le sigle sindacali di comparto, componenti Rsu, dirigenza medica Uil, Cgil, Fials, sono state ribadite tutte le «criticità assistenziali non più rinviabili riguardante i Pronto Soccorso, i reparti di emergenza, le difficoltà operative, funzionali e di reparto, già evidenziate anche dai mass media».


«Il dibattito si è articolato sui Pronto soccorso di Castellammare di Stabia, Nola, Torre del Greco e Sorrento - dicono dai sindacati - che non riescono a smaltire le emergenze che affluiscono. Occorrono soluzioni "straordinarie", bisogna urgentemente riattivare il Pronto soccorso del Presidio Ospedaliero di Boscotrecase, per decongestionare gli altri. Si evidenzia, inoltre, la grave situazione dei centri Stroke, nello specifico la pesante situazione della Neurologia dell'ospedale di Castellammare di Stabia che è l'unico attivo nella nostra azienda. La Direzione Strategica deve operare un'inversione di tendenza e assicurare i LEA (Livelli essenziali di assistenza) e le cure necessarie a tutti i pazienti, compreso quelli più fragili "neurologici". Vista l'importanza dei temi trattati, al fine di non configurare anche comportamenti omissivi, chiediamo un incontro urgente». «Comprendo le ragioni dei sindacati del comparto il commento del direttore generale Giuseppe Russo - ma noi che viviamo ogni giorno le numerose difficoltà, far quadrare i turni, le risorse mentre vorremmo assicurare il massimo dell'assistenza agli utenti sappiamo quali sono le reali problematiche. In primis, la carenza di personale, non solo dei medici di emergenza urgenza ma anche di altre specialistiche, è una vera piaga». 

LA REPLICA 

«Se adesso aprissi il Pronto soccorso di Boscotrecase - continua Russo - commetterei due errori: il primo riguarderebbe il depotenziamento dei Ps già attivi che sono in difficoltà, il secondo errore sarebbe che dopo qualche mese dovrei richiuderlo. Sono in attesa del concorso regionale per il reclutamento di 45 medici, solo così potrei riaprire Bosco. La verità è che il governo dovrebbe lavorare ad una legge speciale per aumentare gli stipendi, non solo ai medici di emergenza-urgenza, ma anche ad anestesisti, cardiologi ed altre figure. Altrimenti il fenomeno della fuga dei medici in altri paesi in cui si sentono più riconosciuti, la fuga da turni devastanti o veri e propri assalti alla loro incolumità, non si arresta. Per quanto riguarda i neurologi, poi, io ho chiesto per lo stroke 18 figure dalle graduatorie ma non si è presentato nessuno, per cui ho dato disposizione per un nuovo concorso per neurologi».

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