martedì 8 gennaio 2008

Bimbo nato morto i parenti in procura

Vico Equense - Cartelle cliniche e accertamenti sanitari sono stati acquisiti dai carabinieri nell’ambito dell’indagine sul bimbo partorito morto, sabato sera, all’ospedale «De Luca e Rossano» di Vico Equense. Domani, intanto, la salma sarà sottoposta all’esame autoptico nel centro specializzato di Castellammare di Stabia. Stamani, il padre sarà ascoltata, assieme ai familiari, negli uffici giudiziari della Procura di Torre Annunziata. Non è certa la presenza della madre, una 22enne di Positano fino a ieri ancora ricoverata, al colloquio. Ai giudici oplontini, i familiari del piccolo nato morto ribadiranno il concetto già espresso ai carabinieri e, cioè, che «i nove mesi di gravidanza erano trascorsi senza complicazioni e gli esiti degli accertamenti si erano sempre mantenuti nella norma». Un’esortazione a far luce sulla tragedia. Un obiettivo che si prefigge anche la magistratura: l’inchiesta mira, infatti, a chiarire le cause che hanno portato la donna a sottoporsi ad un inatteso parto cesareo e accertare le eventuali responsabilità dei sanitari. Il tragico episodio è avvenuto sabato sera al «De Luca e Rossano» di Vico: alle 21, il cardiotocogramma, l’apparecchio che traccia e sorveglia l’andamento delle gravidanze, rileva un’improvvisa anomalia del feto. Il battito del cuoricino del nascituro è troppo lento e i sanitari decidono di intervenire d’urgenza. La donna, che era stata ricoverata giovedì per l’imminente parto naturale, viene dunque sottoposta a un taglio cesareo. Dall’operazione, avrebbe dovuto dare alla luce il suo primogenito, in realtà partorisce un bimbo privo di vita. I familiari avvertono, dunque, i carabinieri: i militari della stazione di Vico, coordinati dal capitano Federico Scarabello e diretti dal maresciallo Antonio Lezzi, si precipitano in ospedale e acquisiscono i primi atti medici. L’indagine poi passa alla magistratura. Un’inchiesta che non lenirà il dolore di una giovane coppia della costiera amalfitana: le comunità di Positano (città di residenza dei coniugi) e di Praiano (centro di origine della madre) si sono stretti da sabato intorno ai loro due concittadini, partecipando allo strazio per la perdita prematura di un figlio. (Giuseppe Damiano il Mattino)

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