sabato 20 dicembre 2008

Bocciata la L.R che prorogava le attività estrattive

La soddisfazione del Consigliere regionale Antonio Scala

Regione Campania - “Non posso che esprimere grande soddisfazione per la decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare davanti alla Consulta la L.R. della Campania che prorogava le attività estrattive in Regione fino al 30 giugno 2010”. Dichiara Antonio Scala, Capogruppo regionale di Sinistra Democratica. “Sinistra Democratica insieme a Verdi, PSE e il Consigliere del PD Anzalone avevano votato contro tale provvedimento perché su di esso pesava come un macigno il dubbio di incostituzionalità e abbiamo la consapevolezza piena che a scapito dell’ambiente non vi devono essere più sanatorie di sorta” – Continua Scala – “La decisone del Consiglio dei Ministri rende giustizia a tutti gli interventi istituzionali che in questa legislatura Sinistra Democratica ha prodotto. Interrogazioni, proposte di modifiche al Piano cave, question time, richieste di audizioni tutti allo scopo di tutelare un territorio diventato una mega gruviera. Abbiamo chiesto che le cave, già raggiunte da provvedimenti di chiusura fossero solo bonificate e che i dipendenti delle cave fossero impegnati in tale interventi”. Spiega Il Capogruppo di SD. “Abbiamo fatto notare in tutti i modi che dietro la motivazione di “concedere proroghe per il ripristino dei luoghi” in realtà si nascondeva solo la volontà di far continuare le attività estrattive che, nella maggior parte dei casi, non erano nemmeno provviste delle autorizzazioni dovute come la Valutazione di Impatto Ambientale. La prova di quanto affermato è data dal fatto che nessuna delle oltre 1300 cave disseminate sul territorio campano è stata ancora oggetto di ricomposizione ambientale”. "La legge che aveva prorogato le attività estrattive in Campania fino al 30 giugno 2010, approvata con voto trasversale, è stato un grande errore, già commesso, peraltro, nel 2005”. “Ora – Conclude Scala - il Consiglio dei Ministri ci dà ragione. La cosa ci gratifica ma non ferma il nostro impegno che mira a riaprire la discussione per arrivare a una azione complessiva di risanamento territoriale e ambientale”.

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